Imperia al voto, la corsa in solitaria di Luciano Zarbano: «C’è bisogno di una città senza padroni né padrini»
«Non sono rimasto deluso, anzi sono molto contento perché questa è stata l’occasione di capire chi veramente mi sta accanto e sono in tanti e questo mi da la forza di andare avanti»
Imperia. Una corsa in solitaria l’ha definita Luciano Zarbano dopo l’apparente dietro front di Fratelli d’Italia perché «a Roma si sono voluti prendere del tempo per decidere che cosa fare. Io ho già preso la mia decisione ossia di andare avanti». Una già sotto gli occhi di tutti : il cambiamento del nome della sua lista che da da “Centrodestra per Imperia” a “Imperia senza padroni”.
«Una corsa che diventa in solitaria senza l’appoggio almeno pare di Fratelli D’Italia– ha dichiarato il candidato sindaco Luciano Zarbano- aspettiamo il comunicato stampa che deve arrivare. Però tanto solo non sono, ci sono cittadini imperiesi che sono hanno il desiderio di un cambiamento di rotta per amministrare questa città. A Roma si sono voluti prendere del tempo per decidere che cosa fare volevano vedere la reale situazione politica imperiese, io nell’attesa di aspettare le loro decisioni ho preso la mia decisione di andare avanti. Il fatto che non ci siano i simboli di partito non so fino a che punto si possa parlare di Fratelli d’Italia e di altre coalizioni politiche, sono dei singoli soggetti che hanno fatto una loro scelta non posso parlare di una scelta politica perché se fosse stato così la politica mette il simbolo».
«Io non sono un politico sono un civico-prosegue- quindi la mia è una scelta civica, mirata al bene di Imperia. Le elezioni e i programmi elettorali devono mirare al bene della città e non a cercare di mettere una bandierina ad acclamare una vittoria perché partire dal presupposto che si vince o si perde mette in secondo piano il benessere dei cittadini e invece io mi sono messo in discussione per la seconda volta e con coraggio e non è poco. Il mio primo obiettivo è il benessere degli imperiesi che hanno bisogno di una città senza padroni e senza padrini.Non sono pentito, i pentiti sono altri, io rifarei tutto alla stessa maniera perché credo in quello che faccio, il mio obiettivo è quello di dare una voce agli imperiesi che hanno voglia di un cambiamento e questo è il momento e se non ora, quando?»
«La dietrologia non fa parte di questa campagna elettorale come non ne fanno parte le mosse scorrette.- conclude il candidato- il giorno della mia presentazione ho parlato di una campagna elettorale corretta mia auguro che continui ad essere così, almeno da parte mia sarà così. Da parte mia è quello di mettere al primo posto gli imperiesi non la vittoria delle elezioni, ovviamente il benessere degli imperiesi passa attraverso la vittoria ma è un ragionamento logico, esecutivo e diverso. Non sono rimasto deluso, anzi sono molto contento perché questa è stata l’occasione di capire chi veramente mi sta accanto e sono in tanti e questo mi da la forza di andare avanti».