Diano Marina, l’opposizione sulla ciclabile: «L’assurdo percorso approvato dalla giunta Za»

29 aprile 2023 | 08:15
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Diano Marina, l’opposizione sulla ciclabile: «L’assurdo percorso approvato dalla giunta Za»

Il gruppo consiliare Diano Domani fa il punto sul tracciato della pista ciclabile.

Diano Marina. Il Gruppo consiliare Diano Domani, costituito dai consiglieri di opposizione Francesco Parrella e Micaela Cavalleri, fanno il punto sul tracciato della pista ciclabile.

«Abbiamo notato molta confusione sulle ipotesi del nuovo tracciato della pista ciclabile a Diano Marina,
soprattutto quello relativo al tratto centrale della città. Confusione creata ad arte dall’Amministrazione per
non rendere chiaro alla cittadinanza l’assurdo zig zag a cui sarà costretto chi percorrerà la nostra ciclabile,
dalla zona della vecchia stazione, in cui uscirà dal tracciato dell’ex ferrovia, fino al torrente San Pietro.
Tuttavia, nonostante i tanti interventi pubblici del nostro gruppo, a mezzo stampa e sui social, che non ha
mai abboccato ai giochetti di Za, oltre alle interrogazioni presentate in consiglio comunale, abbiamo letto
ancora recentemente interpretazioni differenti del tracciato rispetto alla delibera di giunta con la quale
proprio Za e compagni hanno approvato appunto uno sviluppo che dovrà necessariamente prendere in
considerazione gli assurdi lavori effettuati negli scorsi anni da Za (allora vicesindaco e assessore ai lavori
pubblici), soprattutto nel tratto di via Lucus Bormani prima dell’ingresso del campo sportivo» commentano dal gruppo.

ciclabile Diano Marina

«In direzione levante, dopo l’arrivo dall’incompiuta e la discesa nel primo tratto di via Torino fino all’uscita
della galleria (di fronte all’hotel Golfo e Palme), la ciclabile seguirà l’ex sedime della ferrovia fino all’altezza
dell’ex stazione quando la pista uscirà dal tracciato che in passato percorrevano i treni per proseguire su
via Gaggero – piazza Mameli (ex pesa pubblica) e via Filippo Purgatorio, costeggiando le scuole e largo
Cambiaso fino al torrente San Pietro, dove un nuovo ponte ancora ben lungi dall’essere definito, la
riporterà sull’ex sedime che costeggia via Saponiera fino al confine con San Bartolomeo al mare.
Questa è l’unica verità emersa ascoltando le risposte seppur nebulose e fuorvianti fornite in consiglio
comunale da Za ed analizzando le carte ed i documenti approvati dalla Giunta e sottaciuti dal Sindaco che
evidentemente teme le inevitabili e meritatissime critiche di chi comprenderà che, partendo da Ospedaletti
e volendo raggiungere in bicicletta Andora, soltanto all’altezza del centro di Diano Marina, in oltre 50 km di
tracciato, dovrà abbandonare la vecchia ferrovia e proseguire promiscuamente su strade carrabili molto
trafficate. Un’assurdità che i cittadini devono conoscere, e che ci auguriamo venga finalmente compresa da tutti, in modo da far emergere coerentemente ed inequivocabilmente le responsabilità e gli irreparabili danni
commessi da Za Garibaldi, che speriamo finisca presto di distruggere la nostra amata Diano» conclude il gruppo “Diano Domani”.