Cinghiale e rottweiler si incontrano in spiaggia a Bordighera, il parere dell’addestratore

18 aprile 2023 | 14:16
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I due animali erano separati da alcuni metri di distanza ed una ringhiera metallica alta circa un metro, il cane al guinzaglio

Bordighera. Un cinghiale ed un rottweiler si incontrano in spiaggia sul lungomare bordigotto. E’ successo l’altro ieri sera intorno alle 22 e, nel video inviatoci che vi proponiamo, si vede il cane al guinzaglio con la museruola puntare l’ungulato .

Non solo, si sente il suo proprietario, o chi lo stava tenendo, dicendo frasi come «guarda il cinghiale, prendilo prendilo», con il risultato di far iniziare a ringhiare il molosso. I due animali erano separati da alcuni metri di distanza ed una ringhiera metallica alta circa un metro. Alla fine del filmato il  selvatico fugge: «Ha paura di salire qui» conclude il conduttore del rottweiler.

Su quanto è successo ci ha dato la sua opinione Davide Nizza, addestratore ENCI, istruttore CSEN, responsabile settore cinofilia di ASD e PS Terra di Confine e responsabile settore Soccorso cinofilo Protezione Civile Intemelia «Il cane è un predatore, per cui è normale che, di fronte ad un soggetto potenzialmente preda, si comporti con una certa aggressività. Aggressività che fa parte delle sue doti genetiche, esattamente come l’istinto predatorio, e che non è da considerarsi un difetto o un problema se si sa come gestire e se il cane ha sufficiente autocontrollo: l’addestramento serve a questo».

Spiega ancora Nizza «Nel video specifico, l’aspetto sbagliato, a mio avviso, è il rinforzo che il proprietario esprime nel “gratificare” il cane ad attaccare il cinghiale, con un certo incitamento. A parte lo stress provocato dall’impossibilità del cane di raggiungere la “preda”, l’azione del proprietario accentua lo stesso stress, continuando a “dire” al cane che sta facendo bene e ad inviarlo verso il cinghiale, nonostante ci sia un evidente ostacolo rappresentato dalla ringhiera. Aggiungerei a tutto questo l’eventualità che per il cane fosse il primo incontro con un animale selvatico, che quindi potesse considerarlo un pericolo per sè e per il suo gruppo (cane e proprietario), o ne fosse semplicemente incuriosito e non necessariamente attratto per predazione o aggressività.
IN generale, è molto complessa la lettura dei comportamenti del cane e, soprattutto, la comprensione delle motivazioni che lo spingono ad agire in determinati modi. Certamente un proprietario consapevole e, quanto meno, responsabile, dovrebbe sapere che alcune azioni non è corretto inibirle, ma nemmeno accentuarle e vanno certamente controllate affinché il cane possa convivere in modo equilibrato con il mondo che lo circonda».