Carri verso la cancellazione definitiva, gli eventi sul fiore concentrati in una tre giorni
Il sindaco Biancheri: «Riunire le manifestazioni a tema per creare un nuovo grande appuntamento»
Sanremo. Il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi non lo vogliono dire apertamente ma la battuta d’arresto che ha subito negli ultimi tre anni il corso fiorito potrebbe averne segnato per sempre il destino, a tutto vantaggio di un nuovo format legato al prodotto tipico della Riviera che riunisca le varie manifestazioni nate negli ultimi anni in favore di un unico grande evento, di almeno 3 giorni, che con il tempo possa crescere e diventare conosciuto al pari dei carri e magari anche di più. «Stiamo facendo una riflessione insieme all’assessore Faraldi e al Tavolo del turismo per capire se può essere più interessante strutturare una manifestazione sul fiore di tre giorni, alternativa ai carri, in cui concentrare gli sforzi del Comune e delle associazioni», – ha spiegato il sindaco Biancheri questo pomeriggio, in occasione della sua visita istituzionale a Villa Ormond i Fiore, weekend da vivere (pioggia permettendo) all’area aperta degli omonimi giardini -.
«Sulla sfilata dei carri c’è una riflessione aperta. All’amministrazione comunale interessa che si parli della città, del territorio che la circonda e dei nostri fiori. Questo si può ottenere in molti modi, per esempio come abbiamo fatto di recente, proponendo una “Sanremo in Fiore” diffusa, con decorazioni e installazioni distribuite dal lungomare al centro storico, in un percorso ideale che ha riscosso molto successo sia di pubblico che di promozione, grazie anche alla puntata realizzata da Linea Verde. E’ una formula che va approfondita e che secondo me può funzionare, portando flussi turistici che non restano concentrati per mezza giornata in una zona ben specifica, come avviene nel caso dei carri». L’ultima edizione del corso fiorito si era tenuta tre anni fa. Costo per le casse di Palazzo Bellevue 400 mila euro, di cui 100 mila solo in bande musicali. Con meno della metà di quel budget dal 2019 a oggi sono state finanziate l’infiorata di Spello, la nuova Sanremo in Fiore e due edizioni a Villa Ormond.