Basket, troppo Efes per un Monaco in tono minore

15 aprile 2023 | 07:43
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Basket, troppo Efes per un Monaco in tono minore

Da adesso, testa al maccabi, una grande sfida

Monaco. «Che fosse una partita strana lo racconta bene un particolare : le telecamere inquadrano per la prima volta in piedi Ataman, coach dell’Efes, quando mancano 22 secondi alla fine del terzo quarto.

Per quello che potrebbe essere l’ultimo valzer di un coach e di un gruppo che sono nella storia del basket europeo, l’atmosfera è rilassata, non si avverte tensione, ed in effetti il Roca Team si adegua perfettamente a questo clima da ultimo giorno di scuola, tanto che il gioco 2+1di Zizic per il 10 a 0 turco obbliga coach Obradovic al time out per cercare di capire quello che sembra un enigma insolubile.

Mike James e Outtara non riescono a venire a capo della difesa turca, una zona che diventa uomo appena si entra nel gioco offensivo; e dall’altra parte del campo nessun riesce a limitare un incandescente Pleiss, che si alza da 3 e crivella la retina monegasca.

Dopo il 23 a 16 del primo quarto tocca alla coppia Okobo e Strazzel rimettere in pista la squadra del Principato, e assistere un Makoundou che non ti aspetti, che alla fine ne scrive 16 e sostituisce alla grande un Motiejunas che deve dare forfait dopo pochi minuti.

Priva anche di Moneke e di Loyd la squadra produce nel secondo quarto il suo sforzo migliore, e con Mike James sbaglia la tripla del sorpasso a fil di sirena, va all’intervallo lungo sotto per 41 a 39 e poi al rientro con un gioco 2+1 di Donta Hall sorpassa per un attimo, ma poi la luce si spegne e cambia l’inerzia della partita.

Si accende Micic, che regala lampi di classe, si infiamma Larkin, anche lui autore di giocate folgoranti.

Ma è tutto l’Efes che va a momenti di autentico genio, alimentando solo il rimpianto per una stagione disgraziata che gli ha impedito di aspirare ad un terzo titolo in fila: e quando i birrai della sponda europea del Bosforo giocano così, è notte fonda per tutti.

E quando Ataman alla fine si alza, è il segno che la partita è ormai finita, anche se manca un quarto, utile solo a fissare il punteggio finale di 87 a 72, col Roca Team che paga un pauroso 13% da tre, uno 0/6 dal campo di un Mike James che è completamente spaesato, non più padrone della squadra e del gioco, e non ancora in grado di giocare da guardia e di incidere sugli eventi.

Solo la buona prova di Strazzel, unita alla forza in attacco di Makoundou possono far sorridere questa sera coach Obradovic, che ha visto un secondo tempo davvero deficitario.

Quello che a nostro parere è preoccupante è la poca capacità di leggere le difese avversarie e di adattarsi, come preoccupano certe amnesie difensive che da ora in poi sarà bene evitare: ai playoff sulla strada del Monaco ci sarà Il Maccabi Tel Aviv, squadra veloce, con un backcourt scintillante e pericoloso, con una fisicità notevole e con una mentalità ed un atteggiamento che non temono nessuno.

Squadra che rappresenta una nazione, il Maccabi non muore mai, passare a Tel Aviv è impresa difficile e complicata, e hanno la capacità di giocare a viso aperto e ad alti punteggi contro chiunque.

Lorenzo Brown e Wade Baldwin sono forse la miglior coppia di guardie di questa Eurolega, e il resto della truppa è solido e in piena fiducia : non c’è da scherzare, sarà una serie all’ultimo respiro, il. Roca Team deve dare tutto e anche di più per staccare il biglietto per Kaunas, Final Four. Adesso o mai più»

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