Amministrative 2023, presentata la lista Imperia Rinasce, Ivan Bracco: «C’è volontà di cambiare il modo di amministrare la città»
«La città di Imperia e tutta la provincia necessita di un cambiamento, necessita di persone nuove che abbiano nel cuore la democrazia perché purtroppo in questi periodi ne abbiamo vista molto poca»
Imperia. Ventisette candidati di ogni età e professione ma con un sogno in comune: vedere una città diversa e sopratutto amministrata in modo diverso. Ivan Bracco, candidato sindaco che ha unito «per la prima volta il centro sinistra» ha presentato la sua lista.
«Sono tutti candidati della società civile che non hanno o hanno pochissime esperienze politiche- spiega Ivan Bracco– tra cui cinque ragazzi di diciotto anni. Abbiamo cercato di rappresentare tutta la città e queste sono tutte persone spinte dal desiderio di dare un contributo per amministrare questa città, una lista vera che corrisponde a Imperia Rinasce ossia alla volontà di cambiare il modo di amministrare e di fare politica in questa città. Imperia Rinasce assieme al Partito Democratico e Sinistra Italiana e Verdi sarà la coalizione di questa campagna elettorale, è un viaggio molto interessante abbiamo trovato un’ottima condivisione sia dei programmi che del percorso amministrativo c’è affiatamento e per una volta la città di Imperia ha un centro sinistra unito che darà delle risposte a tutti i cittadini che non si vedono nell’amministrare di oggi».
Un viaggio che è iniziato a quasi estate finita, «sembrava impossibile ma ora ce l’abbiamo fatta- afferma Bracco- vuol dire che la città di Imperia aveva voglia di cambiare, ci proviamo, è una battaglia dura ma io sto riscontrando nel tessuto di Imperia la voglia di cambiare, in silenzio perché hanno paura, una città che ha paura di esporsi, di mettere un like sui nostri passaggi, però so che molte persone che mi avvicinano e avvicinano i nostri compagni di viaggio, in silenzio, quasi di nascosto dicono andate avanti, noi ci siamo».
«Siamo riusciti ad arrivare al punto di partenza, la lista è formata da tutte persone che si prestano alla società civile per tentare di cambiare la nostra città senza grandi pretese. Il punto di partenza è ristabilire dopo anni la democrazia in questa città. È una parola forte- sottolinea- ma è la verità si vede, sono notizie di questi giorni cosa sta succedendo, intrighi, manovre, spostare le intenzioni di voto da una parte all’altra per cercare di rimanere al potere. La città di Imperia e tutta la provincia necessita di un cambiamento, necessita di persone nuove che abbiano nel cuore la democrazia perché purtroppo in questi periodi , in questi anni di democrazia ne abbiamo vista molto poca. Abbiamo visto solo la gestione della cosa pubblica come un fatto privato e non come un fatto di tutti. La città di Imperia la vediamo non ha più anima, non ha più una direzione da seguire, e questo è il dramma di questa città. Tutti i nostri ragazzi se ne stanno andando e nessuno sembra che se ne accorga, l’ultima amministrazione ma in generale nessuno se ne rende conto che stiamo perdendo la forza di questa città. Dobbiamo cercare di fare qualcosa, di portare idee, delle nuove prospettive per il futuro».
« Era impensabile nel mese di agosto quando siamo partiti- conclude- di arrivare fino a qui ma ce l’abbiamo fatta, vuol dire che la città di Imperia aveva voglia di cambiare, ci proviamo, è una battaglia dura ma io sto riscontrando nel tessuto di Imperia la voglia di cambiare, in silenzio perché hanno paura, una città che ha paura di esporsi, di mettere un like sui nostri passaggi, però so che molte persone che mi avvicinano e avvicinano i nostri compagni di viaggio, in silenzio, quasi di nascosto dicono “andate avanti” noi ci siamo. Ecco questa deve essere la forza di Imperia Rinasce e di tutta la coalizione. La cosa che mi preoccupa in questi giorni è che Fratelli d’Italia stia appoggiando l’attuale amministrazione. Si avvicina il 25 aprile e un 25 aprile con un Presidente di una provincia con medaglia d’oro al valore si accompagni con una destra che non ha mai rinnegato il passato secondo me è drammatico perché ci riporta molto indietro. Tutti quelli che ora votano lo devono a chi è morto per la nostra libertà».