Uffici comunali chiusi il sabato a Camporosso, Morabito a Gibelli: «Cittadini gli faranno fare passo indietro»
«Altri comuni sono aperti due sabati al mese e se i nostri operai fanno la turnazione possono farlo anche i dipendenti comunali», ha dichiarato il consigliere comunale ed ex vicesindaco
Camporosso. Non si è fatta attendere la replica al sindaco Davide Gibelli dell’ex vicesindaco e attuale consigliere comunale Maurizio Morabito in merito alla chiusura degli uffici comunali il sabato a Camporosso.
«Il contratto collettivo nazionale dice cinque giorni settimanali: i comuni costieri come Ventimiglia fa due sabati aperti al mese. Siccome i nostri operai comunali faranno la turnazione e lavoreranno due sabati al mese, lo possono fare anche i dipendenti comunali – ha dichiarato Morabito – . Siamo arrivati al 2023, abbiamo dato questo servizio al cittadino e non possiamo pensare di toglierlo, ne abbiamo già tolti abbastanza. Il Sindaco si dimentica che parecchi anni fa avevamo anche un distaccamento dell’anagrafe che aveva fatto il sindaco Bertaina facendo in piazza D’Armi a Camporosso Mare, un ufficio una volta volta a settimana e dopo qualche anno il Sindaco Gibelli ha voluto togliere questo servizio.
Sul costo dei buoni pasto sono quasi sicuro di quello che ho detto, ma poi ne discuteremo in sede di bilancio, vedremo poi i numeri che verranno messi. Per quanto riguarda la questione che dice che bisogna avere un rapporto settimanale con gli uffici, so benissimo perché fino all’altro giorno ho fatto il vicesindaco, so benissimo che le comunicazioni dei vari enti puoi leggerle tranquillamente anche il martedì perché arrivano settimanalmente, invece le cose più importanti arrivano in Pec e ci sono i vigili che fanno anche loro la turnazione, lavorano anche il sabato.
Continuerò a dire che se non vuole fare un passo indietro, glielo faranno fare i cittadini. Queste non sono questioni elettorali, ma ci sono in gioco i servizi essenziali levati ai cittadini; la maggior parte delle persone sono frontalieri e hanno bisogno del sabato. Mi hanno contattato, il sondaggio sulla mia pagina Facebook è andato forte, è aumentato e io voglio che questo servizio non venga tolto. Se verrà tolto vuol dire che la decisione passerà ai cittadini e decideranno con la petizione, il nostro statuto me lo consente, ma ci sono anche altre strade, sto valutando.
Ho soltanto difeso un diritto dei cittadini ad avere dei servizi che dobbiamo dare, io e i miei consiglieri siamo dell’idea che il Sindaco e la giunta debbano fare passo indietro e devono ritornare ad aprire almeno due sabati al mese il Comune. In merito al risparmio dell’energia elettrica è una cosa falsa, non c’è risparmio perché se apri il martedì pomeriggio e prolunghi l’orario dalle 7 alle 14, prima erano le 13, vuol dire che non c’è nessun risparmio, la cosa è identica perché le ore di apertura e le opre di lavoro dei dipendenti era 36 prima ed è 36 adesso. Non so se le falsità le dico io o lui perché sta provando ad arrampicarsi sugli specchi.
Il Sindaco dice che non accetta che si parli di dipendenti di serie A e di serie B, ma gli operai, che sono dipendenti comunali come quelli che lavorano negli uffici, devono dare un servizio alla cittadinanza facendo la turnazione e lavorare il sabato, invece gli uffici in questo modo sono tutti i sabati a casa; per me rispetto all’operaio il dipendente che lavora negli uffici praticamente è avvantaggiato, per quello si parla di dipendenti di serie A e di serie B», conclude Morabito.