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“Siamo Ventimiglia”, Gabriele Sismondini presenta la sua coalizione e smorza le polemiche: «Ciò che ci unisce è molto più di quello che ci divide»

17 marzo 2023 | 12:37
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Quattro liste e l’appoggio anche di Psi e Italia Viva

Ventimiglia. Quattro liste, una coalizione: quella che sostiene il candidato sindaco più giovane di Ventimiglia, Gabriele Sismondini, 33 anni, ha presentato oggi, ufficialmente, la propria candidatura alle amministrative comunali di maggio nel point in via della Stazione. “Siamo Ventimiglia“, il nome della sua coalizione, sostenuta da Partito Democratico e “Ventimiglia è in movimento” (che già avevano sostenuto Enrico Ioculano nella scorsa tornata elettorale), “Ventimiglia Riparte” (espressione dell’ex candidato sindaco Giovanni Ballestra) e “Sismondini sindaco“. A sostegno della sua candidatura, anche Italia Viva e Partito Socialista Italiano.

«Oggi abbiamo presentato la mia candidatura a sindaco e la coalizione che mi sostiene – ha dichiarato Sismondini -. Come ho spiegato mi fa molto piacere rendere partecipi i cittadini delle motivazioni che ci hanno portato ad arrivare fin qua. La nostra forte componente civica arriva da diverse esperienze: dall’esperienza di Giovanni Ballestra con Ventimiglia Riparte, dall’esperienza di Antonino Falzone, con le sue liste civiche. Dalla nostra esperienza della lista Sismondini che è nata l’estate scorsa da un gruppo di amici che hanno avuto voglia di proporre un programma serio e concreto». Sull’alleanza con il Partito democratico, ha aggiungo: «L’amicizia e il confronto con il Pd nasce da questi tre anni di confronto in cui abbiamo collaborato molto, abbiamo condiviso circa il 90 percento delle pratiche passate in consiglio, pertanto pensiamo che sia una risposta coerente quella di parlarsi, sedersi a un tavolo e superare le ideologie. Stiamo parlando di una città, non di temi nazionali, anche se la nostra città è colpita soprattutto dalla problematica dell’immigrazione: insieme abbiamo condiviso la strategia, la linea da tenere. Quello che ci unisce è molto più forte di ciò che ci divide: questo penso che sia giusto debba essere rimarcato».

Alle polemiche inerenti la sua candidatura, mosse da alcuni avversari, Sismondini risponde: «Le nostre liste civiche arrivano da esperienze diverse, ci sono persone che arrivano dal centrodestra, altre dal centro, e hanno deciso tutti di superare le ideologie e cercare di trovare dei punti in comune che devono risollevare la nostra città dalle problematiche che l’attanagliano da tantissimi anni, e noi abbiamo la ricetta».

«L’alleanza che abbia fatto è stata ponderata e analizzata dal Pd locale – rimarca Vera Nesci (segretaria cittadina del Pd) -. Abbiamo deciso di allargare i nostri confini, proprio per dare una risposta alla città e alle sue esigenze. Da soli, purtroppo, non si va da nessuna parte. Serve una coalizione forte che passa rappresentare più persone possibili. Abbiamo trovato unità di intenti con Sismondini e il suo gruppo, ci è sembrata una persona seria e con lui abbiamo intenzione di raggiungere i nostri obiettivi».

Parlando del problema immigrazione a Ventimiglia, il candidato spiega: «Sul centro migranti non siamo mai stati divisi, siamo sempre stati d’accordo sul fatto che in questa città serva un centro migranti proprio per tamponare questo problema. Ancora l’altra sera, uscendo da qui, in via della Stazione, c’era una famiglia con bimbi in mezzo alla strada. Non sappiamo se hanno dormito all’addiaccio o meno. Penso che la risposta umana per questo problema sia un centro, apprezzo di cuore l’intervento del prefetto la scorsa settimana, perché vuol dire che le istituzioni se ne stanno occupando. Mi auguro che in futuro, se i cittadini ce lo concederanno, ci sia una grandissima collaborazione tra Comune, amministrazione e organi competenti».

Priorità della coalizione. «Le priorità sono rendere una città più sicura, più accogliente, più pulita, soprattutto, più vivibile per chi ci vive, per chi ci lavora e anche per chi è solamente di passaggio – spiega il candidato sindaco -. Una città che punta molto sul turismo, sulla cultura e sul nostro storico commercio che in questi anni, a causa di tantissime problematiche, non è più quello fiorente di una volta. Noi penso che riusciremo durante la campagna elettorale a trasmettere la giusta fiducia ai cittadini e a dare la ricetta giusta per risollevare Ventimiglia».

Passerella sul Roja. «Sicuramente c’è una grande attenzione, è una delle grandi richieste dei nostri concittadini. Se saremo noi l’amministrazione che si insedierà ci metteremo subito al lavoro per dare una risposta concreta, non progetti multimilionari, non cattedrali nel deserto: noi vogliamo dare una risposta concreta per dare ai cittadini il giusto servizio», afferma Sismondini.

«Per me oggi è una bellissima giornata perché devo dire che sono riuscito, dopo tanti anni, a superare quelle che forse sono state visioni di parte che non mi hanno mai permesso di guardare le cose in modo più complessivo, più corretto, accettare le diversità degli altri che sono una grande ricchezza – ha dichiarato Giovanni Ballestra -. Devo ringraziare il Pd perché durante questo percorso fatto per arrivare alla candidatura di Gabriele Sismondini, perché bisogna tenere conto che per la prima volta da quando esiste l’elezione diretta del sindaco, il partito democratico appoggia un candidato che non è di partito. Questa cosa io la voglio rimarcare, perché c’è un tentativo dei nostri competitori alle elezioni di travisare un pochettino quella che è la realtà, cioè pensare che noi ci siamo messi insieme senza ragionare, solo per fare un qualcosa contro qualcuno. No, al contrario, noi ci siamo spogliati in parte della nostra identità. E’ giusto che dei giovani che hanno più entusiasmo di me, più capacità anche in quelle che sono le visioni del futuro di questa città si adoperino e si diano da fare». «Insieme – ha aggiunto Ballestra – Dobbiamo mettere il meglio che la nostra società ci propone, e penso che questo progetto lo possa fare. La strada è lunga, noto molta ferocia anche in alcuni attacchi che ci vengono fatti su quella che è la nostra collocazione politica, ma sinceramente non mi scompongo più di tanto, perché come ha detto Vera Nesci, noi abbiamo scelto di stare insieme, gli altri hanno scelto di essere divisi».

«Siamo ben consapevoli di ciò che abbiamo costruito, delle scelte fatte e delle differenze che ci contraddistinguono, ma siamo fermamente convinti che all’interno di questo gruppo ci si completi in maniera costruttiva – ha detto Cristina D’Andrea -. Siamo un gruppo civico moderato che non è interessato a evidenziare singole ideologie politiche, ma che ha a cuore unicamente il benessere di Ventimiglia. La freschezza, la vogliamo di fare, di studiare e di mettersi in gioco dei giovani e i loro diversi punti di vista costruiti con trascorsi di vita fuori sede per studio o lavoro e trascorsi amministrativi, si bilanciano alla perfezione, con la esperienza politica degli altri componenti del nostro gruppo. Il nostro unico obiettivo è costruire una città in cui si voglia tornare a vivere dopo una università; in cui si voglia vivere costantemente e ci siano opportunità di lavoro; che sia meta scelta de turisti e residenti per aprire nuove attività; che solleciti l’interesse di investitori in cui si vogliano cresce i propri figli e in cui si decida di invecchiare e sfrutti al meglio ogni sua caratteristica. La nostra parola d’ordine è amministrare con buon senso: per questo ci siamo circondati di persone esperte e competenti e persone che possano dare un contributo diverso, innovativo e sottolinei i bisogni di tutte le fasce di età».

Silvia Sciandra, in rappresentanza della lista Ventimiglia è in movimento: «I giovani vanno sostenuti, aiutati a realizzare i sogni per il domani, perché penso che persone come me, vicine ai sessant’anni, non abbiano più la stessa freschezza e non siano in grado di vedere come potrà e dovrà essere il mondo tra dieci o vent’anni. Questa è la prima motivazione per cui abbiamo deciso di appoggiare Gabriele Sismondini. La seconda è che comunque questo rappresenta una sfida anche a titolo personale, perché è evidente a tutti, che partiamo da motivazioni cosiddette ideologicamente distanti. Però, forse in questa città e in questo momento storico, ci viene richiesto di fare un passo oltre e di declinare in senso concreto le nostre scelte, cercando un punto di incontro comune a favore di una visione diversa di città. Abbiamo davanti delle sfide storiche: una per tutte è la grande siccità, perché si può parlare di grandi opere, e magari c’è bisogno anche di quello, ma dovremmo affrontare nei prossimi anni anche queste piccole cose molto concrete, che sono indice di una crisi. Insomma, una sfida per i giovani, con i giovani, a sostegno di quella che ci auriamo sarà una futura amministrazione giovane».