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Sanremo, Casa Serena. Gruppo Fos: «Si prospetta la gestione privata della Rsa»

8 marzo 2023 | 08:05
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Sanremo, Casa Serena. Gruppo Fos: «Si prospetta la gestione privata della Rsa»

Dopo il sopralluogo con l’amministrazione comunale

Sanremo. «Casa Serena: non si vende più ma si prospetta la gestione privata della Rsa». Lo dichiara il gruppo di cultura politica della Federazione Operaia Sanremese, da molto tempo impegnato sulla vicenda legata a Casa Serena, residenza sanitaria assistita a Sanremo di proprietà comunale. Il gruppo, il 20 gennaio scorso ha inviato al sindaco e all’assessore alle Politiche Sociali una lettera aperta ponendo due questioni di fondo, avanzando una proposta e chiedendo un incontro urgente.

Queste le richieste: «Mantenere “Casa Serena” nell’ambito del pubblico (seppur nella forma allargata) e costruire un rapporto strutturale con la Fondazione “Borea” – “Massa”».

«Si tratta – spiega Fos – Di due questioni fondamentali per realizzare un Polo Residenziale Sanitario Assistito che facesse riferimento (nelle modalità previste e nei tempi opportuni) al Comune di Sanremo. Rispetto alla proposta concreta: si tratterebbe (qualora ci fosse la volontà politica) di realizzare, tramite la Fondazione “Borea” – “Massa” una Azienda pubblica per i Servizi alla Persona (Asp). Nel 2020 in Liguria ne funzionavano 13 di cui 3 in provincia di Imperia».

«E’ evidente che si tratta di ragionamenti, quelli da noi espressi, tutti tesi ad una presenza importante del pubblico nell’ambito di un servizio alla persona particolarmente importante per la nostra realtà e nello stesso tempo molto delicato. Il 22 febbraio 2023, si è tenuto l’incontro richiesto con la partecipazione del vicesindaco nonché assessore alle Politiche Sociali e la segretaria generale del Comune. Dall’incontro, rispetto alle problematiche più impegnative da noi poste, è emerso che l’edificio che ospita “Casa Serena” e i posti in convenzione con Asl1 resteranno nella sola disponibilità del Comune; gli interventi necessari (quelli prescritti a suo tempo) sono stati fatti o sono in via di ultimazione; il numero degli ospiti privati, dopo il ritorno della RSA in capo al Comune, sta aumentando e la Asl1 riprenderà ad inviare gli ospiti in convenzione; gli Uffici preposti stanno lavorando alla predisposizione di un bando (da rendere pubblico entro aprile o al massimo entro la prima metà di maggio) per l’affidamento in gestione, per un periodo ancora non quantificato, della RSA di Poggio. Questa operazione consentirebbe, secondo la Segretaria Generale, una proroga dell’attuale gestione fino all’espletamento dell’intera procedura; non ci sarà alcun coinvolgimento della Fondazione “Borea” “Massa”, salvo che questa partecipi e vinca la gara; non sono stati prospettati investimenti al fine di utilizzare (mediante una adeguata ristrutturazione e messa a norma) tutti i locali esistenti per una maggiore offerta sia rispetto ai singoli soggetti privati che agli Enti convenzionati; non è stata manifestata alcuna disponibilità rispetto alla possibile realizzazione, mediante la Fondazione “Borea” – “Massa”, di una azienda pubblica per i servizi alla persona».

«Si è trattato di posizioni molto distanti da quelle da noi prospettate nella lettera aperta e riassunte, seppur in modo molto sommario, durante l’incontro», afferma il gruppo, che ha valutato positivamente solo che «Casa Serena (dopo la fallimentare operazione politica, amministrativa e sociale del 2021) rimanga di proprietà del Comune» e «l’incremento dell’ospitalità sia come singoli ospiti privati che come ente in convenzione con Asl1 (che poi è la parte più corposa dei possibili ospiti)».

Negativi, secondo Fos, i seguenti aspetti: «Non aver voluto cogliere l’occasione per impostare un progetto a medio e lungo termine dove il ruolo del soggetto pubblico (il Comune) fosse punto di riferimento rilevante rispetto ad un servizio così delicato; si sia rinunciato, a priori, alla possibilità di realizzare, insieme alla fondazione “Borea” “Massa”, un polo residenziale sanitario assistito che avrebbe anche prodotto sinergie rilevanti ed importanti economie di scala (ricordiamo che il Cda della Fondazione “Borea” – “Massa” viene nominato dal Comune); si continua ad operare (dato il bando di gara per l’affidamento in gestione della Rsa) per restringere sempre di più lo spazio di indirizzo e controllo del soggetto pubblico rispetto ai servizi alla persona; l’assenza di indicazioni rispetto agli investimenti che servono per rendere funzionale, nonché attraente, l’intera struttura che ospita “Casa Serena” e non solo parte di essa».

«In conclusione, ancora una volta, l’attuale amministrazione comunale non si è posto il problema, certamente complesso ed impegnativo, del ruolo pubblico del Comune rispetto ai servizi alla persona. Il gruppo della Fos, nel dichiarasi insoddisfatto rispetto alle risposte ricevute, si riserva di studiare con attenzione i contenuti del Bando, ma coglie questa occasione per evidenziare che l’amministrazione Biancheri privilegia sempre più il ruolo del privato rispetto a quello pubblico. Come più volte affermato, non siamo contrari al coinvolgimento del privato nella gestione di alcuni Servizi alla persona, ma questo deve avvenire (sempre e comunque) nell’ambito di un contesto in cui l’indirizzo e il controllo pubblico sia forte».