Roca Team-Maccabi, una vittoria che vale per il Monaco

Principato di Monaco. Non era una partita facile, quella che stasera aspettava il Roca Team, ed è stata in realtà una gara a due facce, una dominata dalla squadra del Principato e l’altra in cui il Maccabi è stato un ostacolo troppo alto da superare. Sorretti da uno spirito agonistico a prova di tutto, dotati di una compattezza di squadra invidiabile, gli israeliani sono riusciti a superare un inizio stentato ed hanno imposto il loro gioco nei due quarti centrali, per poi cedere di schianto nel finale, quando il Monaco guidato da Okobo ha scavato un divario impossibile da rimontare.

L’inizio è solo monegasco, un 9 a 0 che costringe subito Kattash a chiamare time out, la difesa del Maccabi è impalpabile e l’attacco monegasco va a nozze e stampa il primo parziale di 30 a 17, dando l’impressione che tutto sia facile. Niente di più sbagliato : il Maccabi non muore mai, anzi è vivo e vegeto, stringe le fila in difesa, tiene a secco il Roca Team per cinque lunghi minuti, e sospinto da Colson e da Baldwin va all’intervallo lungo sotto di appena 3 punti, 39 a 36, e nel terzo quarto sorpassa, facendo leva sulla difesa e sui fantasmi che affollano la testa e il gioco monegasco.

Difesa, questa illustre assente, che non riesce ad arginare gli israeliani in nessun modo ; Mike James, nervoso, falloso che si becca un tecnico per proteste e viene giustamente messo a riposo per la prima metà dell’ultimo e decisivo quarto, che si apre coi monegaschi sotto di un punto, 58 a 59, e con la prospettiva di un altro finale in salita. Qui però tutto cambia radicalmente in pochi momenti, perché Okobo prende le chiavi della squadra, e senza segnare tanto, 11 punti alla fine, indirizza la partita.

Finalmente si stringe la difesa monegasca, finalmente l’attacco è in ritmo, e sale in cattedra Donta Hall che a suon di schiacciate stratosferiche realizza una doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi, impreziosita da una stoppata ad altezze siderali. Si fa vedere anche Chima Moneke, che porta energia e movimento, e che inizia ad integrarsi con la squadra e ad adattarsi all’Eurolega : per lui 9 punti e la sensazione di avere a che fare con un buon giocatore di rotazione.

Il Maccabi cede di schianto, subisce un 15 a 0 di parziale che cancella ogni sua velleità, subisce anche l’espulsione di Coach Kaddash e alza bandiera bianca, subendo un finale di 86 a 67 che ribalta anche la differenza canestri dell’andata a Tel Aviv, adesso favorevole al Roca Team.

Si rafforza la classifica, si consolida la zona playoff, e sarà probabilmente corsa col Fener per il quarto posto, per il vantaggio del campo nei quarti di finale. Si fa anche strada la sensazione che, al di là dei punti di LOYD, stasera 18, al di là dei momenti di onnipotenza di Mike James, alternati a quelli nei quali ricade negli antichi vizi, al di là di tutto questa stia diventando sempre più la squadra di Elie Okobo.

Sempre in controllo, sempre puntuale, il francese sta crescendo ad una dimensione importante, e sta scalando le gerarchie interne, prendendo la squadra in mano nella fase cruciale della gara mentre Mike James sbolliva in panchina. Non a caso, sotto gli occhi di Tony Parker, suo ex presidente all’Asvel e leggenda del basket mondiale, in una sorta di consacrazione e di investitura.

Ogni ostacolo superato, e quello di stasera era un ostacolo difficile avvicina il Roca Team al suo obiettivo, e conferma la forza della squadra : ma indica chiaramente anche le sue debolezze,  quelle su cui coach Obradovic ed il suo staff dovranno lavorare, difesa e tenuta mentale per primi. La strada è ancora lunga, ma il cammino è affascinante e pieno di emozioni : bisogna crederci, fino in fondo.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
Segui l’Eurolega su www.streambasket.com