Rimborsi gonfiati alla Sant’Anna, tutti assolti

3 marzo 2023 | 11:58
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Rimborsi gonfiati alla Sant’Anna, tutti assolti

Questa mattina la sentenza del gup del tribunale di Imperia

Imperia. Sono stati tutti assolti questa mattina dal gup del tribunale di Imperia Massimiliano Botti gli imputati nel processo per una presunta truffa ai danni all’Asl1 Imperiese consistita in visite, esami e viaggi in ambulanza, rimborsati dalla sanità pubblica, di pazienti della clinica imperiese Sant’Anna che secondo gli inquirenti non avrebbero avuto diritto all’esenzione.

Le assoluzioni per mancanza di elementi utili a fondare il giudizio (non luogo a procedere) è intervenuta per l’ex coordinatore del 118 Stefano Ferlito, difeso dall’avvocato Alessandro Gallese di Sanremo, per Gianluca Garello (capo tecnico in ospedale) difeso dall’avvocato Enrico Panero di Imperia, il responsabile dell’ufficio personale Asl ed ex consulente della clinica Sant’Anna Lorenzo Anfossi (avvocato Alessandro Sindoni), il legale rappresentate della Rsa ai tempi dei fatti contestati Roberto Tribuno (avvocato Enrico Panero) e per Giandomenico Poggi, responsabile del laboratorio di analisi di Asl1, a cui era stato contestato anche il peculato, tutelato dall’avvocato Simona Costantini.

Lo scorso ottobre tutti gli atti investigativi messi insieme dalla Guardia di Finanza di Imperia su incarico della Procura della Repubblica erano stati dichiarati inutilizzabili – su eccezione del difensore di Ferlito, l’avvocato Gallese – in quanto effettuati dopo il termine di sei mesi delle indagini preliminari, in mancanza di un proroga. La Procura di Imperia aveva già chiesto la derubricazione del reato di peculato in truffa e la nullità del capo di imputazione. Motivazioni in 90 giorni.

Il commento della difesa di Tribuno. “Con sentenza di non luogo a procedere il giudice dell’udienza preliminare si è pronunciato in merito alle contestazioni mosse al Roberto Tribuno per asserite responsabilità di plurime condotte di rilevanza penale, tra cui truffa e peculato, poste in essere tra il 2012 ed il 2017 dalla gestione della Casa di Cura Sant’Anna di Imperia, di cui solo dal 2017 è il legale rappresentante. Le contestazioni asserite erano relativamente all’effettuazione di analisi (prelievi ematici) e di trasporti in ambulanza a favore di pazienti e degenti in regime di convenzione presso la Casa di Cura Sant’Anna di Imperia. Da subito, l’impostazione accusatoria per come formulata, suscitò serie perplessità sia in ordine alla configurazione dei reati in contestazione, sia in ordine ai soggetti attinti dall’imputazione stessa e alla loro effettiva qualifica e coinvolgimento nei presunti fatti.

Tribuno non risultando essere il soggetto “giusto” a cui potessero essere ascritte eventuali responsabilità nella genesi dei presunti fatti oggetto di contestazione, e che comunque, delle quali non ebbe mai alcun ruolo e coinvolgimento, chiese tramite l’avvocato Enrico Panero, di pronunciarsi sentenza di non luogo a procedere in relazione ai reati a lui ascritti per non aver commesso il fatto, neanche in concorso perché il fatto non sussiste o non costituisce reato. Accolte le eccezioni sollevate dalla difesa, il gup ha così definito un processo lungo ed articolato che vede, in oggi, il Tribuno sollevato da ogni responsabilità in merito ai reati contestati né in forma diretta, né in forma indiretta”.