Politica

Ospedaletti, opposizioni all’attacco del sindaco Cimiotti: «Si fermi prima che sia troppo tardi»

Sotto la lente dei gruppi di minoranza le ultime vicende legate alla caserma dei carabinieri, Villa Sultana, Piccadilly e parcheggio interrato

consiglio comunale di Ospedaletti consiglieri sindaco cimiotti

Ospedaletti. «Con la presente, i gruppi di opposizione del Comune di Ospedaletti, alla luce dei recenti sviluppi amministrativi, vogliono fare alcune riflessioni in merito alle scelte ed ai comportamenti di questa amministrazione. Premesso che è un dovere ed un diritto, da parte della minoranza, esercitare l’impegno e il controllo su tutto ciò che riguarda la scelta e la procedura di qualsiasi iniziativa presa dalla maggioranza, facciamo notare che spesso, troppo spesso, gli stessi gruppi di minoranza vengono informati e/o coinvolti in maniera, per cosi dire, poco corretta attraverso comunicati a posteriori, avvisi o consegna di documenti in tempi strettissimi, lasciando poco o per niente margine allo studio o alla partecipazione diretta». A dichiararlo sono i consiglieri di minoranza dei gruppi Ospedaletti per Tutti (Paolo Blancardi e Maurizio Taggiasco) e di Viviamo Ospedaletti (Valentina Lugarà e Manuel D’Orazio).

«Si ha l’impressione di “essere di troppo”, di essere quasi un elemento di disturbo e non un elemento collaborativo, anche se in opposizione. Ci si augura che ciò sia dovuto solo a “dimenticanze” o “negligenze” dettate non da malafede, il che ne farebbe comunque un comportamento non all’altezza di amministratori sensibili alle esigenze di tutti i cittadini, ovvero compresi anche quelli rappresentati dalle minoranze».

Proseguono dalle opposizioni: «A tal proposito si riporta uno degli ultimi inconvenienti occorsi per la pratica del porto riguardante la fidejussione, dove la consigliera di minoranza Valentina Lugarà aveva sollevato dubbi su tale procedura, ma è stata puntualmente non ascoltata, fatto salvo il fatto che tale pratica ha subito un arresto proprio sulle problematiche evidenziate dalla stessa consigliera. Analoga situazione anche in occasione dell’acquisto del parcheggio denominato Comparto 1, dove avevamo espresso voto contrario evidenziando al sindaco e a tutta la maggioranza che non si conosceva con certezza l’esatto valore su cui dovevano essere calcolate le imposte dovute per legge con conseguente possibile contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, così come poi è avvenuto, con l’arrivo di un accertamento relativo alla rideterminazione di maggiori imposte e sanzioni per un importo considerevole di oltre 270 mila euro e con importanti spese legali da sostenere».
«Ora si apre un periodo dove si devono cominciare a tirare le fila di ciò che si è programmato in questi anni. Attenzione “questi anni” noi lo riferiamo ad un periodo temporale che non è ridotto agli ultimi tre anni di amministrazione Cimiotti, ci riferiamo anche a tutto ciò che è stato progettato e messo in moto anche dalle amministrazioni precedenti, che quasi mai vengono citate (Procedure Porto, Progetti dei moli, piano spiagge, ciclabile, aree e spiagge cani… )».
«Tra le altre priorità che, a oggi, ci vedono preoccupati sono i destini di due iniziative prese dall’amministrazione, tra loro diabolicamente collegate. La pratica di Villa Sultana e la cessione del complesso “Piccadilly”. Ci sono volontà e intenzioni di un’operazione “megagalattica” di una acquisizione dello storico edificio Villa Sultana da parte del comune per trasformarlo, in parte, in sede municipale. L’operazione comprende anche la permuta con il fabbricato Piccadilly con conseguente dismissione dei locali della biblioteca, dei vigili, e della caserma dei carabinieri».
«Noi concordiamo sul fatto che recuperare Villa Sultana sia importante, ma il Comune non deve accollarsi spese insostenibili né per il recupero, né tantomeno per la manutenzione, e in ogni caso una pratica così rilevante sul futuro dei cittadini di Ospedaletti dovrebbe essere ampiamente discussa in seno all’amministrazione, con perizie di valore, piano dettagliato dei costi di ristrutturazione e mantenimento, tutti numeri che a oggi non conosciamo, mentre invece apprendiamo delle trattative e la loro evoluzione sempre a posteriori e solo mediante i comunicati stampa».
«Concordiamo anche sul recupero/permuta del fabbricato Piccadilly, ma a una condizione imprescindibile: il recupero sul territorio di Ospedaletti della caserma dei carabinieri e il rispetto dei volumi e delle altezze.  Sentiamo solo parlare di operazioni immobiliari con permute e alienazioni ma non di programmare e trovare soluzioni concrete per mantenere i servizi sul territorio. Come intende l’Amministrazione procedere alla luce degli stanziamenti di cui alla Legge di bilancio 2022 per il programma Casa del Carabiniere 2030 per la costruzione di nuove caserme? Quali sono le iniziative in merito?».
Concludono da Ospedaletti per Tutti e Viviamo Ospedaletti: «Semplificando, guardando questa “fotografia” e “annusando” il tempo che verrà, noi (cittadini) ci potremmo trovare con un monumento costato non si sa quanto (tanto ci sono i mutui che pagheremo), ma costi che è essenziale siano preventivati prima di procedere a qualsiasi operazione immobiliare, che avrà dei costi di manutenzione incalcolabili tra edificio e parco, in compenso avremo per un lungo (definitivo?) periodo una biblioteca in un sottoscala condiviso con la Croce Rossa. Ma soprattutto Ospedaletti perderà la stazione dei Carabinieri e questo credo sia la chiosa che meglio descrive questo prossimo futuro. Non certo meritevole per una cittadina come Ospedaletti. Il nostro consiglio è quello di fermarsi un attimo a ragionare, prima che sia tardi».
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