Montalto Carpasio, è scontro aperto tra Sindaco e consigliere Lupano

22 marzo 2023 | 13:57
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Montalto Carpasio, è scontro aperto tra Sindaco e consigliere Lupano
Montalto Carpasio, è scontro aperto tra Sindaco e consigliere Lupano
Montalto Carpasio, è scontro aperto tra Sindaco e consigliere Lupano

Il membro dell’opposizione ha presentato un esposto in Procura a Imperia relativo ad una discussa votazione in giunta comunale

Montalto Carpasio. E’ scontro  tra il sindaco Mariano Bianchi e il consigliere di opposizione Davide Lupano. E la questione finisce con un esposto in Procura contro il primo cittadino. Tutto nasce da una deliberazione di giunta del 2022 relativa ad una pratica di esclusivo interesse del Sindaco (“Espressione di gradimento” per la nomina di un proprio legale di fiducia in una causa giudiziaria che lo vedeva coinvolto), per la quale sussisteva l’obbligo di astensione dell’interessato in sede di votazione, senonché il suo formale e sostanziale allontanamento dall’aula per impedire condizionamenti ai restanti assessori votanti (Art. 78 T. U. E. L). In questi casi l’obbligo di astensione è  imposto e sanzionato dalla legge che non prevede discrezionalità.

Secondo Lupano, quella svolta in giunta comunale è una «Procedura di rito disattesa in pieno, dal momento che la partecipazione al voto del Sindaco fu invece regolarmente verbalizzata dal segretario comunale. Solo una costante e scrupolosa attività di controllo ha permesso di smascherare l’irregolarità, per la quale venivano chiesti ragguagli al “notaio” del Comune alias il segretario comunale. Disarmante la risposta fornita dal Funzionario il quale, con estrema semplicità e disinvoltura, ringraziava con tono sarcastico per l’imbeccata ricevuta, rilevando, seppur a distanza di mesi, un mero errore materiale sul verbale deliberativo, garantendo invece, solo a parole, l’avvenuta astensione al voto da parte dell’Amministratore coinvolto. Peccato che sul verbale di giunta (atto pubblico da lui redatto), non vi sia traccia alcuna della sedicente astensione, tanto è che lo stesso Segretario certificò l’esito della votazione, espressa con parere favorevole all’unanimità da parte dei presenti (tra cui il Sindaco). Non solo, ma il verbale veniva sottoscritto sia dal Segretario che dallo stesso Sindaco, nell’autorevole qualità di Presidente dell’organo collegiale (Giunta). Ma allora che razza di asseverazione è stata garantita con quel verbale di Giunta?».

Il sindaco Bianchi, dal canto suo, afferma che lui non ha partecipato alla votazione e che si era allontanato dalla sala consiliare al momento della stessa.

«Circostanze sconcertanti – dice Lupano  – che delineano e riassumono quell’approccio di gestione spesso approssimativo riscontrato durante tutto il mandato ormai a conclusione, dove l’azione ispettiva del Consigliere è sempre stata denigrata poiché ritenuta scomoda e fastidiosa. Imbarazzante quindi la presa di posizione assunta dal Segretario dinanzi all’evidenza dei fatti, nel goffo e funambolico tentativo di giustificare l’indifendibile con rappresentazioni postume dei fatti assai dubbie poiché prive di riscontro. Si attende il vaglio dell’Autorità Giudiziaria circa la sussistenza o meno di condotte penalmente rilevanti, in assenza delle quali rimane comunque assodato il fatto che quanto contestato è pur sempre censurabile sia sotto il profilo della trasparenza che della correttezza in un contesto di buon andamento della Pubblica Amministrazione».