La polizia penitenziaria spegne 206 candeline, la cerimonia all’ex carcere di Santa Tecla
Fondato nel 1817, nell’allora Regno di Sardegna è il primo esempio di forza dell’ordine composta da guardie carcerarie del Regno d’Italia
Sanremo. Il forte di Santa Tecla si tinge di blu ed azzurro, il colore delle divise e dei baschi della polizia penitenziaria. Oggi il corpo compie 206 anni, il secondo più vecchio della nazione. Fondato nel 1817, nell’allora Regno di Sardegna è il primo esempio di forza dell’ordine composta da guardie carcerarie del Regno d’Italia.
Alla cerimonia di oggi, che ha avuto come scenario l’ex carcere sanremese, hanno partecipato nutrito numerosi agenti in alta uniforme. Il picchetto d’onore ha reso gli omaggi alle autorità presenti ed agli stendardi di Sanremo, Genova e Provincia di Imperia. Tante le personalità presenti: RitaMonica Russo, provveditore amministrazione penitenziaria di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. il prefetto Valerio Massimo Romeo, il vescovo diocesano (Ventimiglia Sanremo) Antonio Suetta, il questore Giuseppe Felice Peritore, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il procuratore capo Alberto Lari, il direttore del forte di Santa Tecla Alberto Parodi e rappresentanze della polizia di Stato, dei carabinieri e della polizia locale. I poliziotti provenivano dai contingenti dei Reparti degli Istituti Penitenziari e dei Servizi della Regione Liguria, del Distaccamento di Genova del Provveditorato Regionale e della Scuola di Formazione. La scelta del sito, per l’indubbio valore culturale e storico-architettonico e per il profondo e specifico significato, trattandosi dell’Istituto Penitenziario di Sanremo, attivo per oltre un secolo sino all’inaugurazione del Nuovo Complesso in Valle Armea (1997)