L'unione

Imperia, tre liste per Ivan Bracco: «Orgoglioso di aver riunito il centrosinistra per dare un’alternativa a questa città»

«Al centro ci sarà il cittadino - spiega Bracco - con tutte le sue esigenze: dal lavoro, alla sanità in modo particolare, che in questa provincia e in questa regione non sta funzionando per niente»

Imperia. Tre liste sosteranno il candidato sindaco Ivan Bracco. E’ stato annunciato stamane nell’ambito della presentazione di Bracco, che, dopo una sorta di “valzer” di nomi, è ufficialmente il candidato del centrosinistra unito.

«Mi trovo con una grande responsabilità dal punto di vista sia politico che amministrativo – dichiara Bracco – Ma ritengo che sia una vittoria enorme della città che ha trovato dopo tantissimi anni l’unità nel centrosinistra, basato su un programma elettorale al cui centro c’è il cittadino e non ci sono le grandi opere».

Cinquantaquattro anni, vice commissario di polizia (responsabile della polizia postale di Imperia), Ivan Bracco dichiara con orgoglio di avere già vinto, riuscendo ad unire il centrosinistra. Un risultato non semplice, visto che il Pd era partito spaccandosi: dopo aver candidato Laura Amoretti, infatti, l’ex presidente della Provincia Domenico Abbo era fuoriuscito dai Dem, unendosi a Bracco, e annunciando addirittura la sua candidatura a sindaco di una colazione progressista capeggiata proprio da Bracco (indipendente, lista civica Imperia Rinasce). Ora, partiti (Pd compreso) e civici, hanno trovato una quadra, convergendo tutti su un nome: quello di Ivan Bracco.

Un passo indietro da parte di tutti, per ottenere il centrosinistra unito? «Penso che nessuno abbia fatto dei passi di lato – replica il candidato sindaco – Ma tutti hanno fatto grandi passi avanti: sia Domenico Abbo, che Laura Amoretti. Perché con questa soluzione il centrosinistra è unito e sono tutte risorse enormi che la città ha dal punto di vista politico e sono sicuro che avremo un ottimo risultato».

«Al centro ci sarà il cittadino – spiega Bracco – con tutte le sue esigenze: dal lavoro, alla sanità in modo particolare, che in questa provincia e in questa regione non sta funzionando per niente; con i giovani che stanno lasciando la città di Imperia per altre esperienze di vita, perché in questi anni non si è creata alcuna prospettiva di lavoro e gli anziani che stanno aumentando, ma non ci sono servizi idonei alla loro qualità di vita. Essere utili significa offrire alla città di Imperia una alternativa all’attuale amministrazione: ci metteremo tutte le energie per dimostrare sia le capacità amministrative che umane».

Bracco, nella sua qualità di investigatore, ha più volte indagato in diversi procedimenti giudiziari contro il suo principale avversario, Claudio Scajola, a partire dalla maxi indagine sul porto turistico. «Ho fatto il mio lavoro – dichiara – ed ho cercato di farlo al meglio delle mie capacità. Non ho alcun senso di rivalsa nei confronti di nessuno e mi spiace che l’attuale sindaco non voglia confrontarsi con noi, spero che quanto ho appreso, non sia la verità, perché sarebbe una mancanza enorme nei confronti dei cittadini di Imperia. Il confronto è sempre costruttivo. Ognuno ha le proprie idee e posizioni, ma bisogna confrontarsi, al di là dei personalismi e non ho preclusioni nei confronti di nessuno, tanto meno dell’attuale sindaco».

Il sindaco Scajola, tra l’altro, avrebbe dichiarato di non gradire un confronto pubblico con Bracco. «Non sta sbagliando nei miei confronti, ma verso la cittadinanza, che ha bisogno di capire i programmi e l’offerta che la politica sta mettendo in campo. Il sottrarsi a un dialogo non è certo un pregio ma ritengo sia un grande difetto».

 

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