Imperia, secondo tempo: oltre 600 persone alla convention del candidato sindaco Claudio Scajola
«E’ l’inizio di una campagna elettorale: ne ho fatte tante, ma questa mi emoziona, perché è quella della terza età»
Imperia. Oltre seicento persone hanno partecipato, nel tardo pomeriggio alla convention organizzata dal sindaco uscente Claudio Scajola per rilanciare la propria candidatura a Imperia. «E’ l’inizio di una campagna elettorale: ne ho fatte tante, ma questa mi emoziona, perché è quella della terza età», ha dichiarato Scajola, entrando all’auditorium della camera di Commercio di Imperia.
In corsa per il secondo mandato, Scajola è sostenuto da una coalizione civica che ha incassato l’appoggio di Lega e Cambiamo. Lo dimostra, stasera, la presenza del governatore ligure Giovanni Toti, del vice presidente Alessandro Piana, dell’assessore regionale Marco Scajola e di altre personalità politiche, tra cui il consigliere Mabel Riolfo. E poi tantissimi cittadini, che hanno voluto presenziare alla prima uscita pubblica di Scajola da candidato sindaco.
Sulle priorità del programma, Scajola ha dichiarato: «Sono quelle che non competono solo alla città, perché le stiamo già portando a compimento e finiranno nel prossimo mandato, ma dobbiamo portare a compimento con l’aiuto di regione e governo: la ferrovia, la Albenga-Carcare-Predosa e l’Aurelia Bis, altrimenti in questo territorio non si arriva più». A chi pensa che possa trattarsi di una vittoria facile, Scajola risponde: «Nelle elezioni, come sempre, si dà la scelta in mano agli elettori. Non ho mai sentito dire da nessuno che una elezione o una partita di calcio siano facili».
La regione è pronta a presentare al governo la richiesta (si parla) di 30 milioni per i contributi sull’acqua, il suo territorio quanto chiede? «Molto di più, perché proprio oggi abbiamo finito la consultazione con i sindaci della provincia di Imperia, domani la invierò alla regione e quindi al governo e le richieste del nostro territorio, che è il più compromesso e a rischio in Liguria, è superiore ai 40 milioni di euro». Non poteva mancare un cenno al passo indietro di alcuni partiti di centrodestra, in primis la Lega, che hanno deciso di correre senza le insegne: «E’ un atto di buon senso, perché in questi tempi dove c’è grande confusione sotto il cielo, credo che dobbiamo valorizzare le persone e non le sigle, dietro le quali troppo spesso si nasconde chi non vuole farsi vedere». Ed ha aggiunto: «E’ importante avvicinare le persone alla politica, non alla sigle. Ormai quando si va a votare, non si sa per chi si vota. Anche Imperia, nel suo piccolo, è l’occasione per fare vedere che le persone possono stare insieme, valutando i candidati per i programmi che presentano e per la credibilità che dimostrano di avere sulle cose fatte».
A un giornalista che gli chiede un commento sul centrosinistra, con la nuova candidatura di Ivan Bracco per il Pd, Scajola risponde: «Come diceva Mao: ‘Grande la confusione sotto il cielo’».
Su quanto fatto nei cinque anni di mandato, elencando alcuni dei successi amministrativi, Scajola ha detto: «Abbiamo disincagliato il porto turistico che era stato gettato, e il termine è giusto, da un’inchiesta farlocca, che ha bloccato per quindici anni il completamento del nostro porto turistico».
Poi, parlando della sicurezza, specie quella stradale, sottolinea come gli incidenti, nell’ultimo anno, siano diminuiti del 30 per cento. «Abbiamo 350 telecamere funzionanti in tecnologia 4k, ce n’erano 40. Abbiamo una centrale operativa di controllo sul territorio e siamo riusciti ad avere una buona collaborazione con le forze di polizia”. E scherzando, aggiunge: “Siamo molto controllati, attenzione a fare le scappatelle, perché rimanete tutti registrati, dovete fare in modo di essere bendati. Abbiamo installato semafori intelligenti e autovelox».