Imperia, Dada Day, l’Istituto Boine è il primo in tutta la provincia, « I ragazzi più dinamici e attivi nell’apprendimento»
Il progetto è attivo da questo anno scolastico, i ragazzi sono entusiasti del nuovo metodo di apprendimeto
Imperia. Quando suona la campanella gli studenti si riversano nei corridoi, vanno al loro armadietto e fanno cambio di libri, poi si dirigono ognuno nella loro classe. Sembra di essere nel bel mezzo di un film americano ma l’ora di cambio nell’Istituto Boine, il primo in tutta la provincia a passare alla didattica Dada, il terzo nella regione mentre in Italia sono solo cinquantacinque gli Istituti che fanno parte della rete Dada. Il Boine di viale delle Rimembranze da inizio anno scolastico si innova: niente più sei ore di lezione seduti nello stesso banco con lo stesso compagno. Da settembre sono ii ragazzi che si responsabilizzano, crescono e socializzano in un nuovo ambiente scolastico. Armadietti per i libri, vasi con le erbe aromatiche, disegni e cartelloni anche i corridoi diventano luoghi di apprendimento ma anche di socializzazione dove gli studenti si incontrano al cambio d’ora.
«Il Dada- spiega la dirigente Serena Carelli– è la giornata che abbiamo voluto dedicare alla rete rete nazionale scuole Dada di cui l’Istituto Boine fa parte. Gli insegnati ci stanno lavorando da parecchi anni scolastici perché si sono dovuti formare, progettare le aule per organizzare questa didattica per gli ambienti di apprendimento. Oggi vogliamo insieme alle famiglie e alle autorità presenti vogliamo inaugurare questa metodologia innovativa , questo far parte di questa rete nazionale».
Ma che cosa è cambiato rispetto ad una scuola tradizionale? « È cambiato- spiega la professoressa Eva Balestra responsabile del progetto- che i ragazzi non hanno più la propria aula ma l’aula è associata ad un docente quindi ad un ambiente: c’è quella di matematica, di scienze, di arte, di italiano, e sono i ragazzi che si muovono. Dedicando l’aula al docente, questo la personalizza e quindi la rende più bella, e il ragazzo si sposta e durante le sei ore di lezione attiva le sue energie e spostandosi cambia ambiente di apprendimento più consono, adeguato e più bello. Cambia i compagni di banco e quindi una didattica un po’ più innovativa dove l’insegnate mette tutto il suo impegno nella lezione ed è più facile l’apprendimento. I nostri ragazzi sono contenti. Per fare questi spostamenti è ovvio che il ragazzo non può portarsi dietro la cartella e allora abbiamo gli armadietti di cui sono responsabili gli studenti quindi ogni due ore va all’armadietto e decidere cosa prendere e cosa lasciare. Il corridoio diventa ambiente di apprendimento perché ci sono le regole, il ragazzo deve imparare a rispettare la destra, deve imparare ad organizzarsi, a leggere la tabella dell’orario che è cambiata totalmente.
«Una modalità didattica diversa. Ogni materia- conclude la professoressa Antonella Sanzo responsabile anche lei del progetto- ha una sua aula dedicata. è una scuola più dinamica e si trovano a fare lezione in un ambiente creato apposta per quella materia: quella di geografia, cartine e mappamondi per esempio. I ragazzi sono contenti perché gli piace spostarsi, si incontrano nei corridoi, si salutano, a loro piace cambiare perché la mattinata diventa più leggera e questo alzarsi cambia un po’ la routine. il progetto è attivo dall’anno scolastico 2022-2023».