Elezioni a Ventimiglia, l’endorsment dell’ex candidato sindaco Ballestra a Sismondini

3 marzo 2023 | 17:58
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Elezioni a Ventimiglia, l’endorsment dell’ex candidato sindaco Ballestra a Sismondini

Si avvicina la data del voto

Ventimiglia. Scrive Giovanni Ballestra,  candidato sindaco nella Città di Confine alla scorsa tornata elettorale «Il perché sostengo la candidatura a sindaco di Gabriele Sismondini alle prossime elezioni comunali nasce da una visione comune ed è la logica conseguenza di un percorso iniziato nel 2014 e proseguito nel 2019. I Ventimigliesi che mi hanno sempre sostenuto non hanno di certo dimenticato che durante le comunali del 2014 quando mi candidai sindaco per il centro destra oltre ai partiti tradizionali composi due liste civiche che malgrado la sconfitta raccolsero il 20% dei consensi e la coalizione al miglior risultato ottenuto in tutta Italia 49,67%, al ballottaggio la sconfitta maturo a causa di una concomitanza di fattori negativi, dal renzismo all’esplosione del movimento cinque stelle, il commissariamento per mafia e astensionismo al secondo turno. Nondimeno un centro destra che a livello nazionale attraverso la sua fase peggiore dal 1994. Durante quella tornata fui trattato come il peggiore dei delinquenti per presunte colpe di cui certo io ero l ultimo dei responsabili. I referenti dei partiti della coalizione da quel momento sparirono nel nulla, evaporati e mai posero la minima attenzione ai problemi della loro città. Prima delle elezioni del 2019 il gruppo civico espressione di quelle due liste provo a ricontattarli ma inutilmente. Come nulla fosse,i veri responsabili di quel periodo oscuro per la città con rinnovato entusiasmo restaurarono le vecchie logiche. Io con i miei amici, così mi sento di definirli, provammo a riproporrei una lista civica “Ventimiglia riparte”. Di certo non avevamo la presunzione di vincere contro il sindaco uscente Ioculano e il riproposto Scullino, ma volevamo capire se a qualche Ventimigliese potesse interessare qualcosa di più serio e al di fuori dei soliti schemi dei partiti tradizionali. Il risultato a mio parere fu positivo, quasi il 13% degli elettori ci diede fiducia, considerando che altrove esperienze del genere raccolsero non più del 3%. Dopo due anni come avevo promesso ai miei sostenitori lasciai l’incarico al primo degli eletti della mia lista, Gabriele Sismondini. Come dice un antico proverbio, il diavolo fa le pentole ma non mette i coperchi e dopo solo tre anni, due passati a litigare ed uno a fare guai per la seconda volta consecutiva la maggioranza di centrodestra porto il comune al commissariamento a seguito di sfiducia dei consiglieri al loro sindaco».

Continua la nota stampa «Oggi alla vigilia delle elezioni quella coalizione sembra smarrita, confusa non saprei se definirla più come una scatola vuota oppure un’auto con alla guida un autista in stato di ebbrezza, ma poco importa. Il nostro gruppo ha continuato a perseverare nel progetto civico aperto a tutti quei cittadini che hanno voglia di impegnarsi per sollevare la città dalle difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti. Io sono stato e rimango un uomo con principi di centrodestra , la meritocrazia, il valore sociale della libera impresa, il rispetto delle regole e la piena libertà di espressione. Non ho mai cambiato le mie opinioni e visione della società che vorrei per il futuro, ma sono consapevole di aver sbagliato ad essere stato in compagnia per anni di persone che questi valori li usano ma non li perseverano. Sono dispiaciuto per chi dei miei amici si è fatto risucchiare in questo vortice, ma comunque continuo a stimarli. Gabriele Sismondini, pur essendo un giovane uomo, rispecchia le caratteristiche umane del primo cittadino che vorrei per dare un futuro migliore ai Ventimigliesi. Gli aspetti che lo legano al mondo cattolico, il carattere moderato ma perseverante nel raggiungere gli obbiettivi e l’umanità che lo caratterizza sono aspetti che mi convincono. Non ho paura di portare avanti questo progetto con chi vorrà lavorare per Ventimiglia, per renderla migliore e dignitosa, non mi interessano le logiche dei partiti che tacciono con indifferenza ai disastri del loro malgoverno. Non ambisco a nessun incarico personale, e qualora mi verrà proposto in caso di vittoria lo rifiuterò, vorrei solo essere uno dei tanti che riusciranno a costruire un futuro migliore per tutti.
Con queste poche righe chiudo questo mio pensiero, sperando che la maggioranza dei miei concittadini sposi questo progetto e dia fiducia al Gabriele e a tutti quelli che lo sosterranno durante la sfida elettorale del 14 maggio 2014».