Concessioni demaniali, spiagge e pertinenze: quanto si paga a Sanremo e perché

9 marzo 2023 | 19:01
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Concessioni demaniali, spiagge e pertinenze: quanto si paga a Sanremo e perché

Senza un compromesso fra governo e Europa gare pubbliche al più tardi a fine 2024

Sanremo. Un ginepraio che il governo Meloni è chiamato a districare nel più breve tempo possibile è rappresentato dalle concessioni demaniali marittime italiane. Stabilimenti privati, spiagge libere attrezzate, pertinenze. Tre concetti differenti dietro i quali si cela una delle economie più produttive e redditizie del Belpaese.

Nell’ultimo decreto Milleproroghe, approvato recentemente dall’Esecutivo di centrodestra che sui balneari ha fondato parte della propria campagna elettorale, è stato differito al 31 dicembre 2024 il termine ultimo oltre il quale tutte le concessioni demaniali, sottratte al principio della concorrenza, dovranno essere messe a gara per l’assegnazione delle stesse al miglior offerente. Sulla falsa riga di quanto i Comuni già fanno con le spiagge di competenza, le libere attrezzate.

Ma qual è la situazione degli arenili provinciali? Uno specchio della realtà lo offre la Città dei fiori, le cui spiagge Bandiera blu sono la meta estiva preferita ogni anno da migliaia di turisti del nord Italia e di tanti nord europei. Grazie ai dati aggiornati al maggio 2022 (quindi attualissimi) del ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti, Riviera24 ha ricostruito la mappa delle gestioni attive. Non solo spiagge ma anche pertinenze, quindi immobili a reddito (ristoranti, cantieri navali, porti) che per lo Stato sono fonte di incasso. Prima di mostrare i dati è doverosa una premessa. Dietro il canone di concessione ci sono costi celati non evidenti: tasse (per le spiagge Tari e Imu parametrate sulle superfici dell’arenile e dei locali), tanti investimenti a beneficio di beni di proprietà pubblica e imprevisti (vedi le mareggiate che ormai annualmente flagellano il Ponente). Questi sull’ammontare delle spese cubano per ogni imprenditore più del 90% del totale. Detto ciò, è altrettanto corretto ricordare che a più riprese la Corte dei conti è intervenuta sostenendo che «i canoni attualmente imposti non risultano, in genere, proporzionati ai fatturati conseguiti dai concessionari attraverso l’utilizzo dei beni demaniali dati in concessione, con la conseguenza che gli stessi beni non appaiono, allo stato attuale, adeguatamente valorizzati».

Una lettura, quella dei giudici contabili, contestata dalle associazioni di categoria come Cna Imperia che da sempre si batte per la tutela dei balneari. Lo ribadisce il segretario territoriale Luciano Vazzano, quando afferma che «Cna Imperia ci tiene a sottolineare che i canoni non rappresentano l’unica spesa da sostenere per le imprese marittime, le quali corrispondono il dovuto e non si sono mai opposte agli aumenti. Gli stabilimenti balneari danno lavoro non solo alle famiglie che li conducono ma anche a tantissimi operatori, camerieri, cuochi, bagnini e tutti gli addetti dell’indotto. Cna Imperia si oppone fermamente all’idea che sia giusto mandare a gara le concessioni in essere. Un’ipotesi che produrrebbe quale unico effetto il subentro delle multinazionali laddove ora ci sono famiglie italiane che hanno contribuito, con sacrifici a volte di più generazioni, a costruire il patrimonio balneare italiano».

La mappa (importi euro/anno al netto della tassa regionale del 25% sul canone).

  • Bagni Stella (fronte mare 73 metri): 4991.62
  • K. Beach: dato mancante
  • Bagni Gabriella (fronte mare 95 metri): 10292.95
  • Bagni Serenella: dato mancante
  • La Bussola: dato mancante
  • Levi Beach (fronte mare 14 metri): 1986.07
  • Tahiti: dato mancante
  • Bagni Tortuga (fronte mare 31 metri): 22167.78
  • Spiaggia Matuzia (fronte mare 77 metri): 6687.43
  • Bagni Tartaruga (fronte mare 31 metri): 2059.33
  • Ippocampo (fronte mare 140 metri): 25276.29
  • Bagni Paradiso (fronte mare 73 metri): 6229.52
  • Bagni Tony: dato mancante
  • Bagni Nettuno Beach (fronte mare 87 metri): 11354.77
  • Bagni Sanremo: 4403.02
  • Bagni Blue Bay: 4887.88
  • Bagni Mirasole (fronte mare 41 metri): 3337.54
  • Pico de Gallo – Lido Imperatrice (fronte mare 186 metri): 9365.48
  • Lido Fontana (fronte mare 112 metri): 54283.56
  • Lido Sanremo (fronte mare 37 metri): 6241.57 + ristorante 20369.34
  • Bagni Italia (fronte mare 62 metri): 33356.99
  • Stabilimento Morgana (fronte mare 241 metri): 25482.17
  • Bagni Azzurri (fronte mare 121 metri): 5577.33
  • Bagni La Brezza (fronte mare 153 metri): 8753.82
  • Bagni Fiore a Bussana (fronte mare 87 metri): 3254.52

Spiagge libere attrezzate. Oltre al canone demaniale, questo tipo di imprese deve al Comune (titolare della concessione) un ulteriore corrispettivo equivalente all’offerta presentata in sede di gara. Di seguito i canoni riconosciuti al demanio, escluso il corrispettivo comunale.

  • Ex Tiro a Volo: 3382.75
  • Bagni Lido Foce Levante (fronte mare 54 metri): 2878.98
  • Bagni Lido Foce (fronte mare 53 metri): 7516.3
  • Bagni Rinaldo: 2294.68
  • Baia Greca (fronte mare 80 metri): 7372.79
  • Riva 29 sul Lungomare Italo Calvino: 6912.35
  • Spiaggia l’Arenella (fronte mare 14 metri): 6243
  • Spiaggia dell’Antenna a San Martino (fronte mare 90 metri): 5053.47
  • Tre Ponti Beach (fronte mare 60 metri): 9846.49
  • Tre Ponti Centro: dato mancante
  • I Torchi: 15592.46
  • Daruma Beach in via al mare a Bussana: 27992.83
  • Spiaggia dell’Annunziata: affidata direttamente dal Comune di Sanremo alla società Amaie Energia e Servizi per l’importo di 3308 euro/anno

Spiagge private.

  • Camping Riviera dei Fiori: 2575.29
  • Marina di Capo Pino 32749.61 euro

Immobili e pertinenze. Fuori dal contesto degli stabilimenti privati e pubblici troviamo quei manufatti o aree di proprietà dello Stato affidate in concessione. Sul demanio marittimo di Sanremo insistono:

  • Camping Riviera dei Fiori: 73081.83
  • Cantieri del Mediterraneo 11024.36
  • Cantiere navale del Porto Vecchio: 8445.91
  • Depuratore di Capo Verde: 9240.69

Fanno caso a sé il Victory Morgana Bay, il ristorante La Lanterna al Porto Vecchio e la gelateria il Living Garden. Per loro, a partire da quest’anno, scatta l’applicazione del decreto “Salva pertinenze” che riconduce i canoni pertinenziali a valori prossimi allo zero dopo che dal 2007 era stato applicato un incremento in certi casi superiore al 1300%.

  • Victory Morgana Bay. Anno 2022 da corrisponde: 2670.43 (nel 2021 era di 47008.33)
  • Ristorante La Lanterna. Anno 2022 da corrisponde: 1823.51 (nel 2021 il canone era di 26963.33)
  • Living Garden. Anno 2022 da corrisponde: 2909.95 (nel 2021 era di 45418.69)

L’ultima grande concessione demaniale marittima della Città dei Fiori è rappresentata da Portosole. Una concessione data attraverso lo schema dell’atto formale e per tanto non assoggettabile al regime concorrenziale. L’approdo turistico corrisponde allo Stato 34176.04 euro all’anno. La sua concessione è stata prorogata fino al 2064.

Associazioni sportive senza scopo di lucro.

  • Sede della Canottieri Sanremo più pontile: 8000
  • Sede dello Yacht Club Sanremo: 2372.4
  • Moli in uso alla Canottieri Sanremo e Yacht Club: 4976.65 + 4033.64
  • Gli altri moli del Porto Vecchio affidati alle associazioni dilettantistiche rendono allo Stato: 1957.86+2758.67+2655.88+1535.02+510.86 per un totale di 9418.29 euro all’anno.

In un prossimo speciale la situazione nelle altre località della provincia di Imperia.