Bordighera, entra in possesso dello Stato la villa confiscata ai Pellegrino. Il prefetto: «Verrà utilizzata per attività sociali»

24 marzo 2023 | 12:42
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L’immobile è stato vandalizzato subito dopo la confisca

Bordighera. «E’ il segnale che lo Stato c’è, è presente. Lo Stato vince la mafia e prende i beni che illecitamente i mafiosi hanno realizzato attraverso attività criminali». Lo ha ribadito più volte, il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, che oggi ha ufficialmente consegnato la villa sequestrata e poi confiscata alla famiglia Pellegrino, di Bordighera, dopo che alcuni dei componenti dei Pellegrino sono stati condannati, in via definitiva, per l’accusa di associazione mafiosa.

Durante il sopralluogo avvenuto stamane, però, le autorità hanno preso atto che l’interno della villa è stato vandalizzato.
Oggi, oltre al prefetto di Imperia, erano presenti i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il sindaco Vittorio Ingenito, insieme con la dirigente dell’agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati, Simona Rochi, Maura Orengo di Libera e due associazioni, Spes e Caritas Intemelia, a cui è sarà assegnato il compendio immobiliare (acquisito dal Comune di Bordighera), per portare avanti iniziative sociali, non ultima quella di una possibile accoglienza dei migranti.

Soltanto pochi minuti prima di aprire la porta, il prefetto aveva dichiarato: «C’è un bene confiscato alla criminalità organizzata e vogliamo oggi simbolicamente dare un segnale che lo Stato c’è, che gli enti locali ci sono nella lotta alla mafia. Oggi andiamo ad aprire questo immobile, entriamo nell’immobile portiamo a compimento la procedure a verrà destinato a finalità sociali. Dobbiamo dire a tutti che lo Stato c’è, che la criminalità va battuta e che il frutto di attività illecite, lo Stato lo utilizzerà per attività non solo legittime ma anche a favore della società, soprattutto per esigenze di carattere sociale». Poco dopo, la scoperta: muri presi a colpi di piccozza, caminetti smurati e abbandonati, scritte con lo spray sui muri, mobilio danneggiato, alcuni vetri delle finestre distrutti e tanta altra confusione. «Sì è stata vandalizzata – ammette il rappresentante del governo – ma oggi abbiamo voluto dare segnale importante, che lo Stato c’è e vince la mafia».