Basket, Roca Team per il secondo anno ai playoff

Secondo playoff di Eurolega in fila per il Roca Team, questa è la prima, grande notizia di questa serata; e la seconda è che questa squadra senza Mike James ha cambiato pelle, è un altra cosa e si prepara alla post season con una maturità ed un atteggiamento differenti. Stasera il Valencia di Coach Mambru aveva preparato la più classica delle trappole, una difesa che partiva a uomo molto alta, accettava tutti i cambi ma appena l’azione si sviluppava su un lato passava ad una zona molto mobile: infatti il primo quarto vede il Roca Team in affanno, sempre all’inseguimento di una squadra rapida e capace di costruire buoni tiri in poco tempo.
Chris Jones è la punta di diamante, e il sempiterno, inossidabile Dubljevic è il prototipo del lungo moderno, ruvido sotto le plance ma con una mano delicata da fuori, e gli spagnoli sono in partita più che mai, 22 pari alla fine del primo quarto, una piccola flessione quando Okobo e Loyd riescono a leggere la difesa del Valencia e Blossongame colpisce all’arco per il primo allungo monegasco, quando anche Strazel risponde presente alla chiamata di Obradovic e mette in ritmo la squadra, è con due triple si mette in ritmo anche lui, che alla fine scriverà 13 punti e 3 assist, per una prestazione finalmente incisiva.

Il 48 a 41 col quale si arriva all’intervallo lungo vede il vantaggio monegasco ampliarsi, quando la difesa alza i giri ed inibisce le soluzioni rapide agli spagnoli, fino a metà del terzo quarto, quando il Valencia inizia una lenta risalita che culmina a metà dell’ultimo periodo sul 71 a 67 per il Roca Team, con l’inerzia della partita che è contro i monegaschi e gli spagnoli in pieno gas, in fiducia totale.
Qui succedono due cose, altrettanto importanti e decisive, e tutte e due strettamente connesse con l’assenza di Mike James. Per prima cosa, Elie Okobo prende in mano la squadra e si prende il controllo della partita : non sono i 14 punti e i 7 assist a fare la differenza, ma è il modo di stare in campo, è il modo di interagire coi compagni, di coinvolgere tutti quello che cambia la storia di questa partita, ma anche la faccia del Monaco.

Perché il secondo elemento importante è che questa squadra adesso ha pazienza, sa aspettare, sa leggere bene le situazioni e le difese che le vengono proposte, non ha fretta, non ha frenesia alcuna e per questo riesce a gestire anche le fasi più difficili, quelle dove manca energia senza mai andare in ansia, in overdose di forzature.
Ogni confronto con la situazione che si ha con Mike James in campo è da questo punto di vista inutile, in quanto le cose sono radicalmente diverse: il nativo di Portland vive di strappi, di accelerazioni improvvise, in un costante equilibrio sul filo del rasoio, sempre alla ricerca di un nuovo punto di rottura.
Questo periodo di sua assenza, disciplinare e diplomatica allo stesso tempo ci consegna una squadra che andrà a giocare i playoff con un atteggiamento molto più flemmatico e calmo, cercando nel gioco controllato la sua ragione d’essere e non nella costante rottura degli equilibri; tanto a rompere gli schemi e la legge di gravità ci pensa Donta Hall, anche stasera doppia doppia da 10 più 13 e ancora giocate ad altezze stazione spaziale.

L’unica nota stonata è la distorsione di caviglia rimediata da John Brown III quasi alla fine: speriamo niente di grave, perché il lungo ex Brindisi e Kazan è energia pura associata ad intensità e intelligenza di prim’ordine.
Ma vogliamo finire da dove abbiamo cominciato: playoff di Eurolega, per il secondo anno di fila, alla prima esperienza in questa competizione. Stabilità, serietà, lavoro e grande impegno: questo è stato il percorso di Società, staff tecnico e squadra, questi sono i frutti, la risposta migliore a chi dubitava, a chi faceva anche facili ironie. Il Roca Team torna ai playoff, e noi con lui.Sarà una battaglia, è già un successo.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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