Ai matrimoni di Villa Viani ci si presenta armati per mostrare la propria non ostilità

27 marzo 2023 | 07:09
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Ai matrimoni di Villa Viani ci si presenta armati per mostrare la propria non ostilità

La tradizione dello “spaudo” e del “ciaravugliu”

(Villa Viani) Pontedassio. Archiviato il periodo Covid, i matrimoni sono in aumento in tutta la provincia di Imperia, purtroppo viaggiando di pari passo con la percentuali di divorzi e separazioni, ma c’è chi non rinuncia alla tradizione.

L’entroterra imperiese, in particolare, si rivela una vera fucina di tradizioni legate all’abito bianco. A Villa Viani e Bestagno, frazioni di Pontedassio esiste lo “spaudo” che affonda le proprie radici nella cultura germanica.

Lo “spaudo” è un vero e proprio rituale, accora utilizzato sebbene in modo allegorico, dove ai matrimoni si va armati. Un avvertimento? No, un modo per celebrare la funzione, sparando per ben tre volte: all’arrivo della sposa, al momento del sì in cui il sacerdote si ferma e quindi alla fine. In questo modo si manifesta, scaricando le armi, la propria non ostilità al matrimonio. Lo “spaudo” si pagava in antichità per la donna del paese che viene portata via ai ragazzi locali non sposati da parte di un marito “straniero”:  se non pagava la tassa, la funzione non finiva sempre nei migliori dei modi.

Una tradizione che negli anni è stata spesso dibattuta anche perché gli storici sono risaliti almeno a due morti a causa dello “spaudo” nel 18esimo secolo. Parte dello Spaudo è anche il “ciaravugliu” in cui vengono dati fiori alla sposa e soldi allo sposo. Paese che vai, usanza che trovi.