A Sanremo i luoghi di Calvino in un itinerario alla riscoperta della città perduta
Questa mattina l’inaugurazione del percorso composto di 38 pannelli dislocati tra mare, centro città ed entroterra
Sanremo. La Sanremo distrutta dalla guerra, offesa dalla speculazione edilizia, perduta nella memoria dei suoi stessi abitanti. E poi i luoghi che la contraddistinguono e che non sono più com’erano una volta, il bosco del Barone Rampante, il porto vecchio, la Pigna, piazza Colombo, la Madonna della Costa. Torna a rivivere in 38 pannelli illustrativi la storia della Città dei fiori, attraverso i testi e gli occhi di Italo Calvino. E’ stato inaugurato questa mattina dal sindaco Alberto Biancheri e dall’assessore alla Cultura di Palazzo Bellevue Silvana Ormea il nuovo itinerario calviniano realizzato dal municipio grazie alla collaborazione dei tre licei della provincia di Imperia, il liceo Aprosio di Ventimiglia, Cassini di Sanremo, Vieusseux di Imperia (presenti oggi le classi coinvolte), l’università degli studi di Genova e l’Accademia di Belle Arti, per rendere omaggio allo scrittore più illustre di Sanremo nel mondo, di cui il 15 ottobre ricorrerà il centenario dalla nascita.
A simboleggiare il momento inaugurale è stata la scopertura del pannello numero 15 posizionato in piazza Borea d’Olmo, raffigurante la storia del teatro Principe Amedeo. Distrutto dai bombardamenti alleati e mai più ricostruito. Teatro che ospitò anche un paio di rappresentazioni scritte proprio da Calvino e riscoperte dal lavoro degli storici. «Volevamo lasciare qualcosa di tangibile che rimanesse per chi non è di Sanremo e non conosce già questo percorso, – commenta l’assessore alla Cultura Ormea -. E’ stato un progetto molto ambizioso, un lavoro corale che ha visto protagoniste le scuole. Le ricerche alla base dei testi sono durate due anni. Le 38 tappe dell’itinerario sono suddivise in 3 percorsi, mare, centro ed entroterra. Siamo molto soddisfatti e spero possa venire apprezzato anche dai sanremesi».
«A 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, come Amministrazione riscopriamo la storia dei luoghi con le frasi dei suoi libri. Un modo non solo per rendere omaggio a questo straordinario scrittore ma anche per promuovere il turismo attraverso la cultura», – ha aggiunto il sindaco Biancheri -. «Quello tra Calvino e Sanremo è stato un rapporto un po’ conflittuale, perché Calvino alla fine ha deciso di vendere Villa Meridiana dove abitava per via della speculazione edilizia che ne aveva minato il paesaggio circostante e il suo parco. I 38 pannelli dell’itinerario portano alla scoperta di una città scomparsa, di una Sanremo prima della seconda guerra mondiale. In questo centenario Calvino è celebrato dappertutto in Italia e all’estero. Si sta candidando per essere lo scrittore più importante del ‘900 italiano. Sanremo finalmente sta capendo il valore di aver avuto uno scrittore come lui», – chiosa la ricercatrice Laura Guglielmi -.
Il progetto. Ha visto gli studenti impegnati per quasi un anno prima nell’approfondimento della figura dello scrittore, poi nel lavoro di mappatura dei testi e, infine, nella non facile localizzazione e nel riconoscimento dei luoghi sanremesi che, in modo talvolta palese e più spesso nascosto, compaiono nelle sue opere.
L’aspetto grafico dei 38 pannelli è stato curato dall’Accademia di Belle Arti di Sanremo, con il coordinamento della professoressa Francesca Sanpietro. Ai pannelli, dotati di QRcode per i dovuti approfondimenti, fa corredo una guida turistico-letteraria già disponibile nelle librerie: un volume illustrato dal titolo “Italo Calvino, Sanremo e dintorni: un itinerario letterario (1923-2023)”, a cura di Veronica Pesce, con prefazione di Laura Guglielmi (Il Palindromo).
Il percorso. L’inizio del percorso si troverà in via Magnolie, all’angolo di Corso Cavallotti. Per la tappa numero zero è stata scelta la citazione “Sono nato a Sanremo, sono tanto nato a Sanremo che sono nato in America”, affiancata da una caricatura di Calvino.
Tappa 1. Villa Magnolie. Tappa 2. Villa Ormond. “Il giardino incantato”. 3. Ciclo-pedonale. Corso Orazio Raimondo, all’altezza di palazzo San Giusto. 4. Zampillo. “Le Città invisibili”. 5. Arenella. “Un bastimento carico di granchi”. 6. Piazza Sardi. “Dollari e vecchie mondane”. 7. Il molo di Ponente, in fondo all’altezza della cooperativa Il Gabbiano. 8. Santa Tecla. 9. Lungomare Calvino, nei pressi della stazione. 10. Corso Imperatrice. 11. Casinò. 12. Corso Matteotti, all’altezza di via Corradi. 13. Biblioteca di via Carli. 14. Cinema Centrale. 15. Corso Matteotti, angolo piazza Borea. 16. Ex teatro Principe Amedeo in piazza Borea. 17. Piazza Nota, museo civico. 18. Piazza Muccioli, davanti all’Istituto Colombo. 19. Piazza dei Dolori. 20. Via Palma, punto panoramico con vista sul campanile di San Siro. 21. Giardini Regina Elena (Barone Rampante). 22. Piazza Castello, panoramica su Villa Meridiana. 23. Madonna della Costa. 24. Mulattiera San Romolo, villa Terralba. 25. Mulattiera di San Romolo (Formica argentina). 26. Via Porte Candelieri (Gli avanguardisti di Mentone). 27. Via Moreno. 28. Via Roglio (Sentiero dei nidi di ragno). 29. Villa Meridiana. 30. Scuole di via Volta. 31. Piazza Colombo. 32. Retro Villa Meridiana. 33. Palais d’Agra e Ospizio Marsaglia. 34. Ponte Baragallo in via Dante Alighieri. 35. Strada Tasciaire. 36 Casa di Libereso Guglielmi. 37. Orto di San Giovanni (Campagna di San Cosimo).