Via libera alla nuova Baia Verde, svelati i rendering del porto. Cimiotti: «Cambiamento epocale»
Il sindaco: «Ridotto drasticamente l’impatto ambientale rispetto al progetto Fin.Im. L’approdo sarà dedicato ai grandi yacht». Astenute le minoranze: «Scarsa partecipazione nelle scelte strategiche»
Ospedaletti. Passaggio storico questa sera all’interno del consiglio comunale della cittadina delle rose che ha approvato a maggioranza la pubblica utilità del progetto di finanza per la riqualificazione dell’incompiuto porto di Baia Verde, presentato a ottobre del 2021 della Nuovo porto di Ospedaletti srl, società partecipata al 100percento da un omonimo ente francese di base a Tolone. A illustrare gli interventi programmati del valore di 90 milioni di euro è stato il progettista incaricato, l’architetto Marcofilippo Alborno che in passato ha già firmato i progetti del porto di Cala del Forte a Ventimiglia e di Bordighera.
«Noi riteniamo che questo progetto rappresenti un cambiamento epocale per Ospedaletti. Vede drasticamente ridotte le previsioni dell’ex piano Fin.Im. Il nuovo perimetro dello specchio acqueo è nelle dimensioni la metà rispetto alle ipotesi precedenti. Le opere a terra sono un terzo. E’ un grande passo avanti, – ha esordito il sindaco Daniele Cimiotti -. Per quanto concerne sempre lo specchio acqueo, la variante urbanistica approvata dalla precedente amministrazione prevede la possibilità di un ampliamento verso terra così da permettere la creazione di posti barca per grandi imbarcazioni delle dimensioni fino a 70 metri. Il nuovo porto di Ospedaletti sarà dedicato ai grandi yacht. A terra sono previste opere notevoli sia dal punto di vista commerciale che alberghiero. A dieci anni esatti dalla sentenza del Consiglio di Stato che aveva condannato Baia Verde all’incuria e al degrado, abbiamo ottenuto nel corso del mio mandato nove sentenze favorevoli al Comune che ci hanno portato a questo punto di svolta. Devo ringraziare il nostro segretario generale Marco Gunter, l’architetto Massimo Salsi e i nostri legali per il lavoro fatto», – ha concluso il primo cittadino -.
La relazione dell’architetto Alborno. «All’ingresso di via xx settembre ci sarà una prima rotonda che smisterà il traffico verso le spiagge libere della zona del porticciolo a secco – in cui inseriremo un chiosco bar e il circolo velico -, e in direzione dell’ingresso dell’area portuale, scandito da un’altra rotonda più grande. All’interno di Baia Verde sono previsti tre stabilimenti balneari, di cui uno destinato agli animali, interamente coperti da 3500 metri quadri di pannelli fotovoltaici, mentre lungo la diga sono prevista una quindicina di pale eoliche».
«Nella parte dei moli, ad angolo, viene inserito un grande albergo al 55 percento 5 stelle e al 45 percento 3-4 stelle per differenziare l’offerta turistica. In fondo al porto ci sarà il cantiere navale per imbarcazioni fino a 30 metri. Al di là del cantiere navale, in corrispondenza della spiaggia del Giunchetto, verrà creato uno stabilimento più improntato alle attività notturne (a forma di luna)». Sempre Alborno: «Lo strumento urbanistico vigente è stato fondamentale per poter ampliare lo specchio acqueo verso terra di circa 7500 metri, così da ricavare un posto barca di 70 metri e un’altra decina di ormeggi sotto i 50 metri. A suddividere l’area pubblica da quella privata c’è il molo della torre servizi a cui verrà affiancata un’elisuperficie per soccorsi di emergenza e trasporto privato».
«Sull’esperienza del porto di Cala del Forte di Ventimiglia sono state pensate diverse aree tematiche. Nella prima piazzetta verso levante ci saranno degli agrumi, nella seconda procedendo a ponente un uliveto, la terza vedrà una concentrazione di piante acquatiche e sarà la zona del lusso, fino alla piazza finale dei gelsi a ridosso della spiaggia del Giunchetto. La continuità con la pista ciclabile sarà segnata da un filare di palme», – ha concluso Alborno -.
«In aggiunta agli standard minimi previsti dalla legge l’amministrazione comunale ha chiesto al soggetto promotore la costruzione di una nuova caserma dei carabinieri, il rifacimento degli asfalti del circuito, un nuovo sottopasso per piazza Europa e altre opere a scomputo degli oneri per circa 8 milioni di euro», – ha aggiunto l’architetto Massimo Salsi del Comune. «Con l’approvazione della pubblica utilità c’è un soggetto promotore che garantisce il passaggio dal livello di fattibilità a quello del progetto definitivo, il quale a sua volta dovrà conseguire tutti i pareri degli enti sovraordinati in sede di conferenza dei servizi. Al termine della conferenza dei servizi si formerà l’autorizzazione alla realizzazione delle opere a cui dovrà seguire una gara europea per l’assegnazione della concessione demaniale 70ennale e dei lavori», – ha concluso Salsi -.
Le minoranze. Dichiarazione di astensione dal voto da parte del capogruppo di Ospedaletti per tutti Paolo Blancardi per la «scarsa considerazione delle minoranze nelle scelte strategiche». «Premetto che il progetto è molto bello ma manca la partecipazione degli ospedalettesi che anche questa sera sono di fatto assenti. A oggi non sappiamo neanche se in sede di convenzione saranno previste delle assunzioni di personale di Ospedaletti. Mi auguro che più avanti si creino le condizioni per votare questo progetto all’unanimità», – ha chiosato l’ex sindaco -. «Mi associo in pieno alle dichiarazioni di Blancardi», – ha aggiunto la capogruppo di Viviamo Ospedaletti Valentina Lugarà -. «Abbiamo avuto centinaia di pagine da studiare in soli pochi giorni. Onestamente era impossibile riuscire ad approfondire tutti gli argomenti. Alcuni atti non ci sono neanche stati forniti. Ho dei dubbi sulla legittimità della garanzia fidejussioria rilasciata da una società svizzera di cui non conosciamo bene la sede e se è abilitata a operare in Italia. Ci sono più sentenze che escludono la validità per gli enti pubblici delle fidejussioni rilasciate da questo ente».
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(Lo stato di fatto)
Il progetto. A presentare la proposta di project financing ad iniziativa privata fatta propria dall’amministrazione comunale è stata, il 15 ottobre del 2021, la Nuovo porto di Ospedaletti srl con sede in Sanremo, via Roma 116, partecipata dai francesi della Societe financiere port Ospedaletti con sede a Tolone. A rientrare nell’operazione nel ruolo di proponente è la Cem spa, società di Napoli specializzata in costruzioni edili e marittime che già aveva realizzato per conto di Fin.Im. le opere rimaste incompiute.
Il progetto presentato per la firma dello studio di architettura Alborno di Bordighera prevede la riorganizzazione dell’area e la verifica delle opere eseguite, il rispristino delle opere a mare già eseguite e riscontrante non più efficienti per la prolungata esposizione alle mareggiate senza protezione, dovuta alla brusca interruzione dei lavori nel 2010, la sistemazione del tratto costiero con la creazione di un ampio litorale attrezzato fruibile per la balneazione e il tempo libero, la realizzazione di ampie aree verdi e giardini collegate con la pista ciclabile, la realizzazione a terra di infrastrutture residenziali turistico alberghiere e commerciali per una superficie complessiva di circa 12 mila metri quadrati. Affiancati a 281 posti auto pertinenziali in struttura (ripartiti in 56 parcheggi per i posti barca, 75 per l’hotel, 80 per i negozi, 17 per gli stabilimenti balneari, 7 per la torre servizi, 7 per il rimessaggio e 39 per le unità residenziali).
Quindi la realizzazione di un cantiere navale con bacino di alaggio. Opere di urbanizzazione per un totale di 16.200 metri quadrati – a fronte dei 12.500 richiesti dal Comune -, suddivisi per circa 5.900 metri quadri di parcheggi, di cui 2200 coperti in struttura fotovoltaica (60 posti) e circa 3.700 scoperti (118 posti), di circa 10.300 metri quadri di verde attrezzato. Aree di rimessaggio e spiagge annesse per 8.700 metri quadrati. Sistemazione della stazione di pompaggio della fognatura che si trova all’ingresso dell’area portuale.
Specchio acqueo. Saranno 115 i posti barca del nuovo porto, di cui 34 per yachts da 30 a 70 metri di lunghezza. Ci sarà anche un distributore di benzina e gasolio per le imbarcazioni. Il porto verrà dragato di almeno mezzo metro oltre il pescaggio maggiore delle barche autorizzate alla sosta.
Il valore degli investimenti che costituirà la base per la gara europea di affidamento dei lavori e della concessione demaniale di 70 anni ammonta a 90 milioni di euro, dei quali 19,5 per le opere a mare, 39,4 opere a terra (parcheggi coperti 2,2 milioni, parcheggi in struttura 6,3 milioni, residenze turistiche 7,3 milioni, aree commerciali 5,7 milioni, hotel 10 milioni, torre servizi 1,2 milioni).
In più sono previste opere di ingegneria naturalistica: verde pubblico 2,6 milioni, parco e giardini 750 mila euro, piazze 2,1 milioni. Impianti per la produzione di energia elettrica: coperture fotovoltaiche degli stabilimenti per 3,2 milioni di euro. Strade per 2,9 milioni. Opere di urbanizzazione a carico del promotore: 6,3 milioni.
Standard urbanistici a scomputo degli oneri per 7 milioni: sono previsti strade, scalinate e marciapiedi per 2 milioni, il consolidamento del cimitero e della cappella cimiteriale per 500 mila euro, la nuova caserma dei carabinieri 1,5 milioni, il completamento dell’impianto fotovoltaico sulle scuole per 1 milione, il sottopasso in piazza Europa per 500 mila euro, un nuovo impianto fotovoltaico sulla ciclabile per 350 mila euro.
Il totale degli investimenti iscritti nel pef salgono a 120 milioni di euro dopo i primi 35 anni di gestione per l’incremento calcolato in 30 milioni dei costi previsti per manutenzioni ordinarie e straordinarie. Il valore dei ricavi stimati nel piano economico finanziario asseverato è di 380 milioni di euro, a fronte di un canone concessorio annuo da corrispondere al Comune di Ospedaletti di 250 mila euro.
La storia. Nel 1992 la Fin.Im. srl presenta istanza di concessione demaniale per la realizzazione del porto “Parco e Marina di Baia Verde” sulla base della legge Burlando (dpr 509 del 1997). Nel 2001 il progetto preliminare del porto turistico targato Fin.Im viene condiviso con tutti gli enti parte della conferenza dei servizi.
Il 15 giugno del 2006 si conclude positivamente la procedura amministrativa, con l’approvazione del progetto definitivo. Nel febbraio del 2007 è pronta anche la convenzione urbanistica attuativa. Tutti gli atti dei procedimenti vengono immediatamente impugnati davanti al Tar Liguria dal condominio Le Margherite che lamenta perdita di vista e disagi causati dal cantiere. Nella discussione di merito il Tar dichiara i ricorsi improcedibili, irricevibili e infondati tutti i ricorsi.
Nel 2013 arriva la sentenza d’appello del Consiglio di Stato che, clamorosamente, riformando la precedente pronuncia del Tar Liguria, annulla tutto per violazione della disciplina paesistica, per carenza dell’analisi e della specifica relazione geologica, per la mancata specificazione delle reali esigenze di natura turistico ricettive, per l’indebita classificazione del sito come degradato al solo fine “sviatorio” di poter applicare una disciplina di favore relativa ai progetti di riqualificazione urbana, per la difformità tra progetto definitivo e piano territoriale della costa, per carenza sostanziale di reali valutazioni sull’impatto ambientale da parte della Regione Liguria, per l’aver assegnato i lavori di costruzione con affidamento diretto alla Fin.Im. senza l’esperimento di alcuna procedura ad evidenza pubblica.
I ricorsi per il risarcimento dei danni esperiti in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, passata in giudicato, presentati sia dal condominio Le Margherite che da Fin.Im. (nel frattempo fallita) finiscono in un nulla di fatto. Il tribunale civile di Genova nel marzo 2022 rigetta tutte le domande di risarcimento danni ereditate dalla curatela del fallimento Fin.Im. La causa per danni avanzata dal condominio Le Margherite si trova attualmente pendente in appello.
Il Comune di Ospedaletti ha chiesto nel luglio 2021 al fallimento Fin.Im, a titolo di occupazione senza titolo delle aree di Baia Verde il pagamento della somma di oltre 5 milioni di euro. Il 15 ottobre del 2021 al protocollo del municipio della cittadina delle rose arriva la nuova proposta della Nuovo porto di Ospedaletti srl che questa sera sarà discussa in consiglio comunale per l’approvazione della delibera sul pubblico interesse, propedeutica al lancio di una gara d’appalto europea per l’assegnazione della concessione demaniale e dei lavori.