Ventimiglia. «Non si scherza con i ventimigliesi, mi auguro che i cittadini si ricordino di questo comportamento scellerato, inaccettabile». Lo dice chiaro l’ex sindaco, Gaetano Scullino, candidato a ricoprire il ruolo di primo cittadino nelle elezioni comunali del prossimo maggio a Ventimiglia.
In un secondo approfondimento video registrato nello studio di Riviera24.it, Scullino parla di quelle che sono le priorità per la città di confine: prima su tutte, la ricostruzione della passerella alla foce del fiume Roja, spazzata via dalla tempesta Alex nell’ottobre del 2020. «Al primo posto tra le priorità, per tutto il mio gruppo c’è la passerella ciclo-pedonale, perché è una ferita per Ventimiglia – dice -. Mi sarebbero bastati due mesi per bandire la gara e far partire la ricostruzione, dopo che abbiamo impiegato quasi un anno per ottenere le varie autorizzazioni necessarie».
«In Regione mi avevano chiesto se era proprio necessario ricostruirla – svela Scullino – Ho risposto che è essenziale, sia sotto il profilo turistico, sia come collegamento tra il centro storico e il centro cittadino, sia perché è il proseguimento della ciclabile tirrenica che da Bordighera deve arrivare fino al porto di Cala del Forte».
Tutto era pronto, a partire dal progetto. «Abbiamo fatto tutto quello c’era da fare – racconta il candidato sindaco – Un bando nazionale per individuare i progettisti, una commissione per esaminare i quattro progetti pervenuti, tutti con la passerella a campata unica, perché non si possono mettere le pile centrali nel letto del Roja». Nel rendering, futuristico, la campata di 122 metri da sponda a sponda del fiume, aveva una larghezza di 6 metri e mezzo: lo spazio sufficiente per renderla pedonale (lato mare) e ciclabile (verso monte) con una serie di sedute nel mezzo che avrebbero permesso al visitatore di guardare «sia verso il mare che verso il monte Bego», spiega.
Costo complessivo? Circa 12milioni di euro, che Scullino spiega nel dettaglio: «Al 30 giugno scorso, la passerella costava 7 milioni e 513mila euro. A questo bisogna aggiungere 2milioni e 700mila euro per mettere in sicurezza la parte sinistra della città, realizzando un muro di contenimento di circa un metro e mezzo sulla sponda sinistra. Un altro milione e 37mila euro serve per la messa in sicurezza della sponda destra. Poi ci sono da ripristinare tutti i sottoservizi, quindi l’acquedotto, gli impianti elettrici e la fognatura»
Come sarebbe stata finanziata? «Con i 4 milioni e mezzo che c’erano in cassa (quelli arrivati dalla Regione e i 500mila euro donati dal principe Alberto II di Monaco). Con un prestito flessibile, che stavamo per sottoscrivere, avremmo pagato la rimanenza grazie a un mutuo agevolato, che avremmo pagato in 30 anni – risponde Gaetano Scullino -. Flessibile, perché sarebbero arrivati altri finanziamenti e il mutuo sarebbe diminuito. Secondo un calcolo, la rata sarebbe stata di circa 130mila euro all’anno: il Comune di Ventimiglia se lo può permettere, mentre non si può permettere di non ricostruire la passerella».
«Se fossimo andati avanti, senza questa inaspettata e inaccettabile situazione dello scioglimento anticipato dell’amministrazione – conclude Scullino – A quest’ora ci sarebbe il cantiere. Si trattava solo di fare il bando di gara».
Nel programma elettorale, il gruppo di Scullino guarda anche alle frazioni. «Vorrei precisare ancora una volta che il mio mandato era di cinque anni, non di tre. Ma non siamo riusciti a portare avanti e rispondere agli impegni che avevamo preso con gli abitanti delle frazioni. L’unico parcheggio realizzato, dei tre che dovevamo fare, è quello di Bevera, che è stato inaugurato qualche giorno fa. Ricordo inoltre che, per quanto riguarda le frazioni, la responsabilità, a livello di assessore, era della Lega. Avevamo assegnato 250mila euro per dare una risposta a quei territori, ma i soldi sono ancora nelle casse del Comune. Non è stato speso nulla».
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