“Simboli della civiltà”, l’opera dello scultore Elio Lentini donata alla città di Ventimiglia
L’opera rappresenta un paese arroccato della Liguria in un lavoro in cui le forme architettoniche uniscono storia, cultura e società
Ventimiglia. “Simboli della civiltà” è il titolo dell’opera donata dallo scultore Elio Lentini alla città di Ventimiglia ed esposta permanentemente nel Comune, che rappresenta un paese arroccato della Liguria in un lavoro in cui le forme architettoniche uniscono storia, cultura e società.
«Ho incontrato il maestro Elio Lentini in occasione di due manifestazione d’arte organizzate dal medesimo, l’ultima a onorare il Prefetto degli anni ’60 alla presenza delle massime autorità della Provincia – dichiara il commissario straordinario Samuele De Lucia – . Il maestro è da sempre impegnato nel vissuto dell’arte della città di Ventimiglia. Il suo percorso ha contribuito all’arte dei nostri tempi, il linguaggio espressivo e poetico coglie i vari momenti della vita, a volte felici e altre volte tragici. Le sue opere esprimono una profonda maturità e ogni appuntamento realizza espressioni d’arte che il pubblico effettivamente percepisce, trattandosi appunto di temi che coinvolgono la natura e l’uomo.
La scultura donata alla città rappresenta il Ponente ligure nella sua maestosità architettonica, la sua intuizione formale di raggruppamento abitativo sulla collina, quasi a vigilare sul territorio circostante. Le sue opere nascono quindi da una storia e certamente da quel clima che egli dovette vivere in gioventù, fatto di momenti vibranti, di ascolti, di un fitto dialogo con il paesaggio e la natura.
Il tutto si è tradotto miracolosamente in forme e colori e con il passare degli anni l’artista sembra aver acquisito la forza di attingere alle radici profonde dell’uomo attraverso una lettura del suo animo e delle eredità pervenuteci con il suo passaggio, in tutte le loro sfumature», ha concluso il commissario.
«L’artista, pittore e scultore deve avvertire il modo di interpretare l’oggetto, attingendo all’intuizione di una sua interiorità, dunque di quella fusione tra realtà esterna e realtà interiore – dichiara il maestro Lentini – . L’artista scultore dà vita al suo creare dell’immagine dove le due diverse realtà descrivono i significati delle due forze, come espressione del realismo magico.
L’immagine qui raffigurata, il paesaggio ligure, come simbolo del Ponente – prosegue lo scultore – . L’architettura è espressione della cultura e della società, l’artista ha dato risalto: tra passato calato nel presente, dunque esprime il linguaggio del suo stile contemporaneo, vissuto in armonia dei segni percepiti per capire quello che vive e ci suggerisce l’Universo. Il borgo proiettato in verticale come a incunearsi nello spazio, le forme, i ritmi divengono evoluzione della natura», conclude Lentini.