Scuola di cinema, iniziate le riprese del lungometraggio in Alta Valle Arroscia
Protagonisti gli studenti nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero della Cultura
Pieve di Teco- Pontedassio. Dopo l’esperienza sul palco del teatro Salvini di venti giorni fa con una lezione dell’attore e sceneggiatore Eugenio Ripepi, nei giorni scorsi gli alunni dei plessi della Scuola Secondaria di 1° grado di Pieve di Teco e di Pontedassio sono passati all’azione sul campo. «Ci piace recitare ma anche improvvisare» raccontano entusiasti gli studenti. Non sentono né il freddo né tantomeno l’umidità di questi giorni e lavorano come dei veri professionisti in questi tre giorni di inizio riprese. E il progetto di scuola del cinema con laboratori e lezioni di recitazione per gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio prende realmente forma. In questi giorni, infatti, i giovani studenti hanno iniziato le riprese del lungometraggio e che si girerà non solo in Alta Valle Arroscia ma anche a Pieve di Teco e Pontedassio. Come saremo tra trent’anni? Forse è una delle domande più gettonate durante l’adolescenza di tutti quando, chiusi nelle nostre camerette oppure insieme agli amici, si è fantasticato sul futuro. Ed il futuro è proprio al centro del lungometraggio girato e recitato dagli studenti di Pieve di Teco e Pontedassio.
«Stiamo mettendo in scena un’immagine del futuro ambientata nel 2053- racconta il regista Sandro Bozzolo– quindi una visione libera di quello che può essere il mondo nel suo complesso e di quello della Valle nel suo specifico nel 2053. Passeremo un paio di giorni tutti assieme e per loro, credo, sarà una bella esperienza non solo formativa ma anche di crescita».
Coinvolti nel progetto due plessi dell’Istituto di Pieve di Teco e Pontedassio e quindici studenti dell’istituto Forestale di Ormea in totale «in questa sessione più intensiva delle riprese in montagna- continua il regista- sono una trentina gli alunni che partecipano alle riprese e nella sua dimensione più ampia stiamo lavorando con sessanta studenti che sono coinvolti tutti a vario titolo. È un lavoro abbastanza strutturato che abbiamo iniziato qualche mese fa in classe. I ragazzi sono stati coinvolti in tutte le fasi anche in quella di scrittura e nella parte tecnica. Il lungometraggio è un insieme di suggestioni nel senso che hanno sviluppato alcune storie e ora le stiamo condensando assieme. È un ibrido tra un documentario e finzione. È tutto legato a come i ragazzi vedono ed immaginano loro stessi proiettati nel futuro e per quanto possa essere difficile farlo è un documentario sul futuro. Oltre a Cosio gireremo anche a Montegrosso Pian Latte, Mendatica la settimana prossima ma sono previste anche riprese sul territorio di Pieve e di Pontedassio».
«Il progetto è stato finanziato grazie a un bando del Ministero della Cultura a cui abbiamo partecipato – spiega la Dirigente dell’I.C. dott.ssa Serena Carelli- e che vede il nostro Istituto collaborare con il “Baruffi” di Ceva-Ormea; per realizzarlo, oltre ai docenti interni tra cui il prof. Michele Beltramo che da anni conduce il laboratorio di audiovisivi, ci saranno Sandro Bozzolo, regista, coordinatore scientifico che ha realizzato numerosi cortometraggi e documentari, Eugenio Ripepi attore, sceneggiatore ed organizzatore di eventi, esperto della cooperativa Ancora, Orlando Botti esperto di audiovisivi e linguaggio cinematografico. Siamo certi che sarà un’esperienza formativa molto qualificante e arricchente».