Sanremo, nella sala Vittorio De Scalzi l’evento formativo dedicato al bullismo e al cyberbullismo
Scopo: promuovere una riflessione sulla tutela dei minori per favorire la cultura della convivenza pacifica e della costruzione di una società interculturale e sostenibile con un uso consapevole degli strumenti offerti delle nuove tecnologie
Sanremo. Si è tenuto oggi, martedì 7 febbraio, presso la sala Vittorio De Scalzi al cinema Centrale di Sanremo “Stop al Bullismo” evento formativo organizzato dall’Istituto Comprensivo “Sanremo Centro Levante” e promosso dal dirigente scolastico professoressa Amalia Catena Fresta, in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo.
L’evento nasce per promuovere una riflessione sulla tutela dei minori per favorire la cultura della convivenza pacifica e della costruzione di una società interculturale e sostenibile con un uso consapevole, sicuro e adeguato degli strumenti offerti delle nuove tecnologie per accrescere le loro competenze.
Presente il provveditore agli Studi della provincia di Imperia, sensibile alla tematica trattata, insieme all’amministrazione comunale di Sanremo. L’incontro è terminato con la presentazione del percorso formativo dell’Istituto Comprensivo “Sanremo Centro Levante”, da anni impegnato attivamente nel contrastare e prevenire fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
«Parlare di bullismo cosa sempre difficile perché molto spesso si tende a ridurre problema verso singolo atto, quando invece problema qualcosa di più grosso e interno. Rispetto dell’altro delle regole importante che scuola ne parli», ha dichiarato il dirigente dell’ufficio scolastico di Imperia Luca Maria Lenti.
Presente l’assessore comunale Costanza Pireri che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale: «É importante prendere coscienza di cosa è e di come si insinua, anche in qualche persona grande, ma soprattutto nei giovani». Presente anche la scrittrice Paola Ravani.
Intervenuto all’evento anche Claudio Bagnasco, referente regionale per le attività di prevenzione e contrasto al cyberbullismo: «Tutti noi dobbiamo fare questo lavoro di attenzione e riflessione, la scuola, la famiglia, i ragazzi, dobbiamo riflettere. Nella nostra regione un ragazzo ogni quattro afferma di aver subito gesti e attacchi di bullismo come botte e insulti e uno su dieci di cyberbullismo attraverso i mezzi digitali che andrebbero usati bene. Spesso si arriva ad escludere gli altri quindi innanzitutto dobbiamo curare le relazioni e capire che gli altri sono importanti. Dobbiamo capire quali sono i pericoli del mondo digitale per noi e per gli altri, il digitale ci ha aperto tante possibilità, ma dobbiamo muoverci in modo consapevole. Più pubblichiamo e più diventiamo pubblici, le nostre parole e i nostri gesti, le nostre foto vengono viste da tante persone e questo può generare una serie di problemi per noi e per gli altri. Dobbiamo offrire sostegno alle vittime quando ci accorgiamo che un compagno soffre perché viene escluso o insultato, dobbiamo imparare a sostenere. Soprattutto nel cyberbullismo bisogna essere in tre: la persona che attacca, la vittima e il pubblico che sta lì e non dice niente, ma è importante che non dia corda al bullo».
«Gli adulti non sono immuni dalla dinamica del bullismo – ha dichiarato la poliziotta Desire Anzalone – . Ricordatevi che potete sempre contare su qualcuno, che siano genitori, insegnanti, polizia o carabinieri. Come polizia portiamo avanti diverse iniziative, si tratta di tematiche a cui diamo molta importanza e crediamo che la società debba essere recuperata partendo dai più giovani».
«C’è sempre una rete intorno al bullo e dobbiamo agire proprio di quella rete che non si deve stringere intorno alla vittima, ma deve isolare il bullo – ha dichiarato il commissario di polizia Michele Miniello – . Non è un problema che non ci riguarda se non siamo il bullo o la vittima. Il bullismo è una violenza, fisica o psicologica, invisibile, che può rendere la presa in giro un macigno sulle spalle della vittima».