Sanremo Costa d’Avorio, il progetto Cuori Ribelli punta al bis: «Al Gaslini altri bambini nel 2023»
La prima missione della onlus Una voce per Padre Pio si era conclusa a dicembre con gli interventi salvavita su due giovani ivoriani
Sanremo. Punta a raddoppiare nel 2023 la missione umanitaria di Una voce per padre Pio, onlus presieduta da Enzo Palumbo e dal sanremese Sergio Tommasini che alla vigilia di Natale aveva contribuito a rendere possibili gli interventi salvavita, condotti dall’equipe del Gaslini di Genova, su due giovanissimi ivoriani, Veronique e Othniel.
Da due a quattro i bambini. E’ questo l’obiettivo che la onlus di base in Costa d’Avorio spera di riuscire a raggiungere nella seconda missione del programma umanitario realizzato in collaborazione con il Gaslini, le associazioni Flying Angels e Band degli Orsi, e finanziato con fondi ad hoc di Regione Liguria. A confermarlo sono i fautori, Palumbo e Tommasini, che intanto il 21 aprile inaugureranno in Costa d’Avorio il primo blocco operatorio dell’ospedale che la loro associazione senza scopo di lucro sta costruendo. Inaugurazione che avverrà alla presenza del chirurgo plastico romano Giulio Basoccu, per l’occasione in trasferta in Africa per praticare una serie di operazioni per la correzione dei labbri leporini. «Grazie a Sergio Tommasini, al presidente di Regione Giovanni Toti e alla dirigenza del Gaslini siamo riusciti a strappare la promessa di altre 2/4 operazioni nel 2023», – annuncia Palumbo -. «Continuano incessanti i contatti tra l’associazione Una voce per Padre Pio, il dottor Francesco Santoro, responsabile team missioni cardio chirurgiche internazionali del Gaslini e il dottor Guido Michielon, direttore dell’Uoc cardiochirurgia, al fine di programmare questa seconda tappa ligure del progetto Cuori Ribelli. Il mio ringraziamento va in particolare anche all’associazione genovese Flying Angels che con il suo operato riesce a garantire la copertura dei costi dei voli aerei, una delle voci di spesa più impattanti nei progetti umanitari di questo tipo».
«I bambini operati a dicembre, dopo una degenza di tre mesi presso la sede della Band degli orsi, sono rientrati in Costa d’Avorio e stanno bene. Quest’esperienza mi ha fatto scoprire un canale di assistenza veramente forte del quale tutti i liguri come me devono andar fieri», – chiosa Tommasini -.