Sanremo, al Casinò esposta la giacca di Tony Renis
Con cui nel 1963 sbaragliò i suoi antagonisti al Festival
Sanremo.Era il 1963 quando Tony Renis vinse il suo primo Festival di Sanremo. Lo fece indossando, quasi come se fosse un portafortuna, la giacca forgiata da Francesco Orlandi anche lui vincitore di un “Sanremo” quello della Moda Maschile. Cantava “Uno per tutte” in coppia con Emilio Pericoli, scritta insieme ad Alberto Testa e Mogol.
Due Festival tra musica e Moda che per anni si sono rincorsi nelle sale del Casinò di Sanremo. A sessant’anni di distanza, per ricordare anche la tradizione legata all’arte sartoriale la Casa da Gioco espone la giacca con cui Tony Renis nel 1963 sbaragliò i suoi antagonisti insieme ad alcuni cimeli che parlano della storia musicale di un artista famoso in tutto il mondo, cimeli provenienti dal Museo del Festival.
Nella hall di Porta Principale uno spaccato di storia della moda e della musica che molti ricordano.“Abbiamo recuperato il forte legame tra la Casa da Gioco e l’arte sartoriale, un connubio che vide sfilare i grandi stilisti che avrebbero creato molte delle attuali Maison, legato a tante pagine della storia della musica italiana. Mentre ospitiamo l’omaggio della Rai alla Raffaella Nazionale, ricordiamo anche l’arte di tanti couturier, che rappresentano una creatività che il mondo ci invidia.” Afferma il consigliere del Cda del Casinò, Barbara Biale.
Nel punto Moda di Porta Principale nel Casinò si possono ammirare la chitarra i dischi, i calchi della mano di Tony Renis oltre al l’iconica giacca e le foto che ricordano momenti vissuti sul palco del Festival. Vicende raccontate nel volume “ Casinò di Sanremo Festival della Moda Maschile. Il Made in Italy veste il mondo”, un diario di tutte le quaranta edizioni del Festival dell’Arte sartoriale “su misura, che si svolsero nella Casa da Gioco sanremese.
La giacca è stata gentilmente offerta dallo stilista Santo Zumbino, membro dell’Accademia nazionale dei sartori, che la ricevette dal sarto pluripremiato Francesco Orlandi. L’esposizione rimarrà a disposizione del pubblico per la settimana del Festival ad ingresso libero.