Le dichiarazioni

Restyling di Porto Vecchio, le proposte del gruppo di cultura politica della Federazione operaia sanremese

«Chi ha a cuore la politica cittadina ed ha delle riserve o semplicemente ritiene di dover approfondire alcune problematiche, si faccia carico adesso di prendere le iniziative opportune perché tra qualche mese potrebbe essere tardi»

riviera24 - porto vecchio sanremo generica

Sanremo. Le dichiarazioni del gruppo di cultura politica della Federazione operaia sanremese in merito al restyling di Porto Vecchio:

«Ad alcune settimane dalla sospensiva del Consiglio di Stato (un atto importante data la rilevanza dell’intervento) in Città nulla è successo. Il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese il 9 febbraio scorso ha ritenuto opportuno scrivere una lettera al Sindaco, a tutti gli Assessori, al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i Consiglieri Comunali; mettendo al centro della missiva due concetti fondamentali:
– il primo, la puntualizzazione di proposte di merito al fine di ridurre l’impatto ambientale, migliorare e aumentare i ritorni infrastrutturali per la Città;
– il secondo, la necessità di un minimo di riflessione sull’intera problematica.

Di seguito i passaggi più significativi della lettera. Il Gruppo della FOS, non avendo alcun interesse da difendere, in assoluta libertà si è permesso di esprimere la propria opinione rispetto ad un intervento molto rilevante che interessa tutti e non solo alcuni portatori di interessi particolari.

Nel riaffermare i valori e i principi contenuti nelle nostre prese di posizione; non possiamo esimerci dall’insistere, per il bene della Città, sulla necessità di introdurre modifiche significative al Progetto così come è stato prospettato qualche mese fa. Non si tratta di grandi novità, dato che la maggior parte di esse sono già presenti nella presa di posizione del 22 giugno 2022, ma meglio articolate per finalità.

Le necessarie modifiche per avere una minore invasività degli interventi, una maggiore fruibilità dell’infrastruttura da parte dei cittadini ed operatori economici e per una maggiore sicurezza dell’area:
1) mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili per ridurre l’impatto ambientale: quello visivo, quello acustico, quello atmosferico e dell’inquinamento delle acque;
2) nessuna limitazione per pedoni e ciclisti nell’accesso al porto;
3) una maggiore disponibilità di spazi e più opportunità per gli operatori economici e professionali del territorio rispetto alla fornitura di beni e servizi per il turismo, comparto fondamentale per una Città a vocazione turistica;
4) rispetto al tunnel di Via N. Bixio, dato che l’Amministrazione Comunale (e non solo) lo ritengono irrinunciabile, si rende necessario:
a) verificare e formalizzare la sua compatibilità con il Piano del Traffico;
b) garantire il massimo della sicurezza nel percorrerlo, il che significa la realizzazione di una corsia di emergenza e l’eliminazione del parcheggio sotterraneo (è pericoloso sotto più punti
di vista;
c) operare affinché si realizzi il minor impatto ambientale (visivo, acustico e atmosferico) possibile.

Occorre poi legare il Restyling di Porto Vecchio a importanti e necessari investimenti per ottenere un maggiore ritorno alla Città:
1) la sistemazione e valorizzazione del tratto di costa davanti alla Vecchia Stazione Ferroviaria (si veda parte dello studio di fattibilità predisposto dall’Architetto Emanueli);
2) in alternativa alla riduzione della durata della concessione (dato che i 65 anni di concessione producono un valore di oltre 600 milioni), il soggetto privato si dovrebbe far carico di realizzare, nell’ampio spazio davanti alla vecchia Stazione Ferroviaria, un importante parcheggio sotterraneo (si veda, come esempio di partenza, l’ultimo Studio di Fattibilità predisposto da Area24). Tutto questo è possibile contrattarlo con un soggetto privato? A nostro avviso è possibile, se c’è la volontà politica e si vuole far prevalere l’intesse pubblico rispetto a quello privato.

Per ultimo, la Società Civile (o parte di essa, dato che ci riteniamo tale) deve esprimere le proprie opinioni e avanzare le proprie proposte (concrete e non velleitarie), ma poi spetta alla Politica Istituzionale assumere le decisioni; in questo caso alla Giunta Biancheri e al Consiglio Comunale nel suo complesso.

Un appello infine: “chi ha a cuore la politica cittadina ed ha delle riserve o semplicemente ritiene di dover approfondire alcune problematiche, si faccia carico adesso di prendere le iniziative opportune perché tra qualche mese potrebbe essere tardi.”

Come è evidente, si è trattato di una lettera contenente proposte concrete, e nello stesso tempo si è indicato un metodo di lavoro a cui non si arrivati, nessuna risposta è stata data alla Città. A Sanremo (ormai da tempo) chi non è portatore di interessi forti o è irrilevante (come lo siamo noi) dal punto di vista elettorale, non merita alcuna risposta! Ma il gruppo di Cultura politica della Federazione Operaia Sanremese continuerà ad esprimere in modo pubblico le proprie opinioni sugli aspetti strategici di questa problematica Città».

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