Piccoli attori crescono, entra nel vivo la scuola di cinema per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio

5 febbraio 2023 | 11:12
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Piccoli attori crescono, entra nel vivo la  scuola di cinema per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio
Piccoli attori crescono, entra nel vivo la  scuola di cinema per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio
Piccoli attori crescono, entra nel vivo la  scuola di cinema per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio
Piccoli attori crescono, entra nel vivo la  scuola di cinema per gli studenti dell’Istituto comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio

A fine mese inizieranno le riprese per un lungometraggio ambientato nell’entroterra

Pieve di Teco. E…azione. È entrato nel vivo il progetto di scuola del cinema con laboratori e lezioni di recitazione per gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Teco e Pontedassio che si concluderà con  la produzione di un lungometraggio. 

Ieri per i ragazzi è stata la prima volta sul palco del Teatro Salvini a Pieve di Teco con una lezione dell’attore e sceneggiatore Eugenio Ripepi . « È andata molto bene- racconta Ripepi- gli studenti hanno lavorato tutti molto bene, sono stati attenti, partecipativi, e sempre educati. Mai un problema di gestione di gruppo anzi, c’è stata  una spinta da parte loro a chiedere, interessarsi e mettersi in gioco. Si sono dati al cento per cento e hanno lavorato su loro stessi come dei professionisti. A me piace lavorare con i ragazzi come fossero dei professionisti, cerchiamo di farli lavorare al massimo e poi li aiutiamo se non dovessero arrivare a qualche risultato».

Ancora poche lezioni e poi la magia avrà inizio con l’inizio delle riprese del lungometraggio. « Sì e questa è la cosa bella- prosegue – ho lavorato con loro in un percorso abbastanza complesso perché la prima fase è centrata su un laboratorio emozionale e quindi una preparazione su di loro a livello personale ancora prima che come attori . C’è stato lo sviluppo di personaggi  attraverso l’osservazione, attraverso una serie di testi delle scuole di teatro ma anche sull’osservazione del territorio che  avverrà in due fasi ossia nelle riprese del lungometraggio che valorizzerà la loro preparazione in questo workshop e di cui sono stati protagonisti anche nella fase di preparazione. La seconda fase ha trasformato i ragazzi in osservatori attivi e cioè sono andati in giro per osservare non solo i luoghi ma anche le persone che hanno mutuato in personaggi ».

Il palcoscenico come palestra di vita perché «questo- sottolinea l’artista- gli servirà anche in futuro a gestire le emozioni soprattutto perché  il trauma di come ci percepiscono gli altri  è sempre qualcosa di destabilizzante. Una delle prime cose che ho fatto fare a loro, infatti,  è proprio lo studio della percezione degli altri su noi stessi e quindi la consapevolezza da parte nostra di non avere un controllo reale su cose di cui non ci rendiamo conto attraverso il filtro dello sguardo degli altri. Loro hanno superato anche la paura del giudizio degli altri. Una cosa che si porteranno dietro tutta la vita. Sono iniziative davvero importante».

«Di solito- spiega la Dirigente dell’I.C. dott.ssa Serena Carelli- i ragazzi fanno lezione una volta a settimana non solo con Ripepi ma anche con il regista Sandro Bozzolo, il prof. Michele Beltramo che da anni conduce il laboratorio di audiovisivi   e Orlando Botti che è venuto a fare dei laboratori sulla storia del cinema. Abbiamo iniziato le attività e l’ ultimo weekend di febbraio e il primo di marzo inizieranno le riprese e coniugheranno i concetti di recupero delle tradizioni e la tendenza ad abbandonare questi territorio. Un progetto molto interessante, i ragazzi sono entusiasti e anche gli insegnanti. Il progetto -conclude la dirigente- è stato finanziato grazie a un bando del Ministero della Cultura a cui abbiamo partecipato e che vede il nostro Istituto collaborare con il “Baruffi” di Ceva-Ormea».