Ospedale di Bordighera, il privato: «Budget per pronto soccorso non è sufficiente»

9 febbraio 2023 | 20:24
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Ospedale di Bordighera, il privato: «Budget per pronto soccorso non è sufficiente»
Ospedale di Bordighera, il privato: «Budget per pronto soccorso non è sufficiente»
Ospedale di Bordighera, il privato: «Budget per pronto soccorso non è sufficiente»
Ospedale di Bordighera, il privato: «Budget per pronto soccorso non è sufficiente»

«Troveremo la soluzione. Certamente non vogliamo che l’aspetto economico sia quello che fa mancare la qualità di ciò che faremo»

Bordighera. Il budget che l’Asl1 elargirà al gruppo Gvm Care & Research, 848mila euro, non è sufficiente per coprire i costi del pronto soccorso. Lo ha detto il presidente del gruppo privato Ettore Sansavini. «Non è sufficiente – ha dichiarato -. Questa è stata una delle discussioni. Però, diciamo che troveremo la soluzione anche nel budget unico che ci verrà affidato. Certamente non vogliamo che l’aspetto economico sia quello che fa mancare la qualità di ciò che faremo. Può darsi che faremo qualcosa in meno, ma lo vogliamo fare qualificato, che dia garanzia ai cittadini. Per noi il malato è il signor malato».

Come risolverete il problema della carenza di medici e infermieri? «E’ un domanda estremamente importante e alla quale è molto difficile rispondere. E’ chiaro che il nostro compito è quello di cercare medici e infermieri, e di convincerli sulla bontà di un progetto che possa dare a loro soddisfazione professionale».

Nei prossimi anni ad Arma di Taggia verrà realizzato l’ospedale unico. Il Saint Charles continuerà a esistere, ma la presenza di un ospedale nuovo e grande, non sarà una “concorrenza” al presidio di Bordighera? «Credo che gli ospedali non siano mai sufficienti – risponde Sansavini -. Si tratta di valutare bene l’integrazione degli ospedali: non si può pensare anche ad un pronto soccorso a Bordighera che possa equivalere al pronto soccorso del San Martino anche perché sarebbe veramente una sfortuna per i cittadini, in quanto il pronto soccorso e l’ospedale devono dare sicurezza e specializzazione, e per questo ci vogliono anche il giro degli ammalati, i medici e gli specialisti. Quindi bisogna saper scegliere il programma giusto, la collocazione giusta, dell’ospedale».

A precisare come funzionerà la rete dell’emergenza, con la realizzazione del pronto soccorso dell’ospedale di Bordighera che sostituirà l’attuale punto di primo intervento, è stato il direttore generale di Asl Luca Stucchi: «Ho voluto precisare un punto fondamentale e cioè: in sanità dobbiamo soccorrere le persone in una rete di emergenza e portarle negli ospedali più appropriati – ha detto -. Questo non vuol dire che qui non potremo avere mai “codici rossi”. Verranno nella rete dell’emergenza quei codici che sono in grado di essere curati qui. Oppure, se si autopresentano, verranno curati o trasportati in altri ospedali, se sarà necessario. Questo vuol dire avere una rete di emergenza efficace ed efficiente».