«Non credo nel Festival senza la Rai, ora più eventi e una manifestazione d’estate»
A tu per tu con il sindaco Alberto Biancheri: «In memoria di Vittorio De Scalzi. Nell’ultimo anno di mandato priorità all’abbattimento dell’ecomostro, al palasport e al park interrato di piazza Eroi»
Sanremo. «Non credo in un Festival senza la Rai ma valuteremo ogni proposta. La manifestazione d’interesse pervenuta da parte di un gruppo privato è finita sui giornali ancor prima che potessimo analizzarla: l’approccio di questi soggetti non è stato molto serio. Ora lavoriamo per rinsaldare i rapporti con la Rai e ottenere più eventi. Mi piacerebbe porre le basi per una manifestazione estiva omaggio a Vittorio De Scalzi. Ci spero tanto». A dichiararlo è il sindaco Alberto Biancheri, ospite ieri pomeriggio dello spazio videointerviste in studio a cura della redazione di Riviera24.it (vedi video di copertina). «Indubbiamente è appena terminato un Festival straordinario. Dopo due anni difficilissimi per il covid Amadeus ha realizzato il Festival aperto alla città che tutti si aspettavano, suggellato dalla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella», – ha proseguito nell’intervista Biancheri -.
Su quali basi sindaco andrà a trattare con la Rai il rinnovo della convenzione Festival? «Sono concentrato sul rapporto con Rai Pubblicità. Sicuramente cercheremo di portare qualcosa in più per la città, soprattutto lo faremo sul fronte degli sponsor. Dal 2014 a oggi abbiamo assistito a una crescita dell’indotto generato dalla kermesse. Le basi della nuova convenzione dovranno poggiare sulla conferma del palco in piazza e il coinvolgimento di ulteriori piazze e degli sponsor per nuove iniziative. Trovo semplicistico ridurre i rapporti con la Rai a una mera questione di contributo per il Comune. C’è tutto un mondo dietro che è molto più importante».
Dieci anni fa Rai incassava meno dalla pubblicità però versava oltre 4 milioni in più a Palazzo Bellevue… «Ho ereditato nel 2014 il Festival a 5 milioni e da lì non siamo più scesi. Se andiamo a vedere i dettagli, oggi incassiamo mezzo milione di euro in più per il tramite di Rai Pubblicità, e non solo, abbiamo nuovi spot in tv per la promozione del nostro territorio. Forse non tutti sanno che quest’anno gli sponsor (leggi Costa Crociere, ndr) hanno pagato le luminarie natalizie, l’organizzazione del concorso Area Sanremo e il cast del palco in piazza Colombo. Quanto valgono queste cose?».
Prosegue Biancheri: «Adesso il mio obiettivo è riuscire a coinvolgere la Rai su una manifestazione estiva. Su questo non posso ancora dare certezze, al momento siamo solo alla fase delle idee. Quest’estate sarà trascorso un anno dalla morte di Vittorio De Scalzi. Sono in contatto con alcuni amici e la sua famiglia per qualcosa di bello». Nota a margine, l’anno scorso Amadeus si era impegnato in prima persona per un evento del genere da inserire nel palinsesto allo scopo di ristorare il tessuto commerciale per le due edizioni del Festival tenute in zona rossa. Di “Sanremo Estate” non si vide neanche l’ombra.
Il Festival sarà sempre della Rai? «Al momento abbiamo una mail di un gruppo privato che si propone per l’organizzazione della manifestazione. Precisiamo che il Festival non è un evento che può essere trasmesso da chiunque, ci vuole un’emittente che copra almeno l’80percento del territorio nazionale e in Italia non ce ne sono tante con questa capacità di diffusione del segnale. Dobbiamo trattare la cosa con molta professionalità e serietà. Io penso che fare il Festival senza la Rai sia un po’ dura. Se ci saranno proposte serie le valuteremo. Quella arrivata a metà della scorsa settimana è stata resa pubblica quasi immediatamente. L’approccio di questo gruppo eventi non mi è sembrato molto serio».
Iniziano gli ultimi 15 mesi del suo doppio mandato.Quali obiettivi: «Avevo già dichiarato che non mi sarei più tagliato i capelli fino all’avvenuto abbattimento dell’ecomostro di Portosole. Questa è la pratica che mi sta più a cuore. Continuiamo a lavorarci ogni giorno, a breve dovremmo concludere la conferenza dei servizi. Siamo molto vicini. Ancora ieri ho passato metà della mattinata nella ricerca di una soluzione al fermo lavori accusato dal palazzetto dello sport. Poi c’è il nuovo parcheggio interrato di piazza Eroi. Sono questi i tre obiettivi fondamentali del mio fine mandato».
Continua il sindaco: «Nei giorni scorsi abbiamo ottenuto, tramite Amaie Energia, 5 milioni di euro dalla Regione per sistemare il tetto del mercato dei fiori che ci piove dentro. Il progetto complessivo sul mercato di Valle Armea prevede lo spostamento dell’asta deposito al piano terra e la messa a norma dell’intera struttura. Io credo nello spostamento delle scuole in valle Armea, comprese le classi del Colombo di piazza Muccioli. Per quanto sia importante avere le scuole in centro, ci sono istituti vecchi che hanno grosse difficoltà e devono essere sostituiti».
La foto con gli imprenditori e l’ex sfidante Tommasini alla vigilia della campagna elettorale. «Abbiamo voluto dare un segnale di attenzione. E’ vero che i partiti sono forti a livello nazionale e regionale, ma credo che per Sanremo il progetto civico sia l’opzione migliore. Questo non vuol dire che la prossima Amministrazione debba essere civica al 100percento. La foto serve a ribadire che il sindaco c’è. Non è interessato a proseguire con un ruolo da protagonista ma vuole dare continuità alla visione di sviluppo impressa alla città. Purtroppo il Covid e l’indagine sui cartellini hanno penalizzato molto il mio doppio mandato. Lascio comunque un’eredità importante che va ben amministrata».
La liaison con il Partito democratico è finita una volta per tutte? «Non è terminata definitivamente. Il Pd è stato un alleato serio delle mie giunte. Credo che a livello nazionale vivremo altri cambiamenti nella politica. In questi anni ho visto di tutto. Sono diventato sindaco nel momento magico di Renzi. Poi è stato il tempo della Lega di Salvini. Adesso Fratelli d’Italia. Tra un anno o due ci sarà qualcos’altro. Avere un progetto civico forte serve a tenere unite le persone. Le bandiere si orientano a seconda di dove tira il vento…».