Lesija Ukrainka la ribelle poetessa ucraina che soggiornò a Sanremo
Visse a Villa Natalia (oggi Villa Adriana) presso la famiglia Sadovskie che spesso ospitava connazionali
Sanremo. Un tempo quando Sanremo odorava di mandarino era meta di poeti, rivoluzionari, scrittori provenienti da tutto il mondo, attratti per il clima mite e la bellezza del paesaggio. E nel lungo elenco di personaggi che hanno soggiornato a Sanremo, anche la poetessa ribelle ucraina Lesija Ukrainka, femminista ante-litteram e sostenitrice della dignità e dell’indipendenza culturale di quella nazione che solo nel 1991, per via dello scioglimento dell’Unione Sovietica, tornerà ad essere una vera e propria sovrana entità statale. Tra il 1901 e il 1903 Lesija Ukrainka, visse a Villa Natalia (oggi Villa Adriana) presso la famiglia Sadovskie che spesso ospitava connazionali attirati dal clima della frizzante Sanremo dei primi del novecento. In quella villa, tra l’altro a pochi metri di distanza da Villa Nobel, per circa due anni provò ad attenuare i sintomi della tubercolosi, grazie al clima salubre della Sanremo di quegli anni, gettonata dai viaggiatori di tutta Europa proprio per questa peculiarità. E infatti l’appassionata interprete dello spirito nazionale ucraino, così recita la targa affissa all’esterno della villa, nelle sue lettere parlò spesso del “clima paradisiaco” di Sanremo ed ebbe il tempo di comporre poesie entrate di diritto nel panorama letterario ucraino. Poesie che dopo oltre cento anni sono diventate attualissime che magari hanno avuto origine proprio a Sanremo, come il tema della cattività babilonese per riferirsi alla sofferenza del popolo ucraino soggiogato dall’Impero russo, con la poesia dal titolo “La cattività babilonese”.