Imperia. Tutto pronto questa mattina, dopo settimane di polemiche politiche e manifestazioni, per l’avvio dei lavori di abbattimento della ciminiera più alta delle cosiddette ex “Ferriere” di Oneglia.
«Dispiace perchè fin da bambini l’abbiamo sempre vista questa ciminiera. Da quando le ferriere nel 2000 sono state abbattute sono più evidenti. D’altra parte bisogna scegliere. Abbiamo ormai appurato da cattedratici importanti che era impossibile salvarla. Salviamo le altre due che saranno rafforzate. Salveremo quella della Sairo ma la vita significa scegliere quello si può nel meglio. Ci dispiace» ha commentato il sindaco Claudio Scajola.
Presente all’inizio dei lavori anche il vice sindaco Giuseppe Fossati che dichiara: «Come ha avuto modo di dire ieri il sindaco, spiace, spiace un po’ a tutti, chi più chi meno però non è una scelta ma una necessità nel senso che è una struttura completamente compromessa e irrecuperabile. Tutte le autorità competenti hanno concordato sulla necessità di procedere. E’ una necessità, si deve fare, la sicurezza viene prima di tutto e bisogna creare le condizioni per il recupero urbanistico e la riqualificazione urbana di quest’area che è abbandonata ormai da novant’anni e credo sia giunto il momento di restituirla alla città».
Le tre ciminiere facevano parte di un importante complesso siderurgico che era stato protagonista della crescita industriale ed economica della città nei primi anni del novecento. Dopo la crisi del ’29 la fabbrica venne pian piano chiusa per poi essere quasi completamente smantellata; solo le torri fumarie erano rimaste come testimonianza di un passato industriale sempre più lontano. Nonostante la triste storia di declino economico che avevano alle spalle, le cosiddette “Ferriere” erano diventate un simbolo cittadino per via della loro imponenza che rendeva unico e inconfondibile lo skyline onegliese, soprattutto dal mare tanto che le strutture erano state considerate dei veri e propri punti di riferimento visivi per la navigazione.
Purtroppo l’incuria e le intemperie hanno pian piano portato le ciminiere ad un avanzato stato di degrado strutturale tanto da rendere la più alta pericolante e di quasi impossibile restauro portando quindi l’amministrazione comunale alla scelta dell’abbattimento. Decisione tuttavia estremamente contestata a livello cittadino da tantissime forze politiche e molti cittadini che nei giorni scorsi hanno manifestato il loro dissenso nei confronti di questo intervento.
La struttura non verrà smantellata completamente ma verrà pian piano sbriciolata dall’alto attraverso le cesoie di un mezzo da demolizione e verrà in ogni caso lasciato un troncone che permetta di conservare il valore storico del sito industriale.
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