Imperia, veleni all’interno del PD: «Chi divide il centro sinistra favorisce Claudio Scajola»
«Il direttivo cittadino si è espresso a larga maggioranza nei confronti della candidatura di Laura Amoretti che è in grado di poter porre l’accento su temi completamente diversi da quelli dell’amministrazione uscente in questi anni si è concentrata»
Imperia. «Chi divide il centro sinistra favorisce Claudio Scajola» ad affermarlo Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico. A pochi giorni dall’ufficializzazione della candidatura di Laura Amoretti, i dem si spaccano al loro interno con alcuni dissidenti che proprio non hanno digerito la candidatura della Amoretti a discapito di Domenico Abbo. Il segretario Quesada ha risposto alla critiche dei sostenitori di Abbo i quali suggerivano una sorta di complicità tra il sindaco uscente Claudio Scajola e una parte del Partito Democratico. Mare mosso in casa pd a pochi mesi dalle elezioni ma «abbiamo voluto fare chiarezza su quello che è stato il percorso di questi mesi- sottolinea Quesada- un lavoro assiduo condotto dal segretario cittadino all’interno di un tavolo che purtroppo non è riuscito ad arrivare ad una conclusione condivisa. Abbiamo- prosegue il segretario provinciale dem- anche puntualizzato su l’unico organo deputato a parlare a nome del partito democratico che sono i due consiglieri comunali, il segretario cittadino, il segretario provinciale dei giovani democratici i quali hanno respinto con forza quelle che sono state le dichiarazioni dei giorni scorsi che sono dichiarazioni pretestuose. Noi abbiamo sempre detto nei mesi scorsi che la candidatura di Domenico Abbo era una candidatura assolutamente autorevole, abbiamo chiesto molte volte la sua adesione e l’abbiamo dimostrato chiaramente la settimana scorsa quando nonostante tutto abbiamo chiesto a lui di fare un giro di consultazioni di allargare questa coalizione per renderla ancora più competitiva nei confronti del sindaco uscente. Questo non è accaduto e abbiamo dovuto prenderne atto, tra l’altro insieme a Domenico Abbo. Giovedì sera il direttivo cittadino si è espresso a larga maggioranza nei confronti della candidatura di Laura Amoretti che è in grado di poter porre l’accento su temi completamente diversi da quelli dell’amministrazione uscente in questi anni si è concentrata. Quindi non soltanto le grandi opere ma anche un’attenzione del sociale, un’attenzione nei confronti del mondo del lavoro e un’impostazione fortemente progressista che finalmente decide di fare una scelta coraggiosa nel candidare una donna che ha un suo curriculum di rilievo e che potrà essere la reale alternativa in questa città».
«Un chiarimento anche nei confronti dell’elettorato del partito democratico su quello che è il dibattito reale – prosegue Quesada- su quello che è successo all’interno del partito democratico e soprattutto fare un appello alle altre forze politiche ossia sul fatto che il partito democratico ha preso una decisione, coraggiosa, che soltanto il futuro ci dirà se è corretta o meno ma sicuramente per quanto ci riguarda in questo momento è la situazione più adeguata da portare avanti quindi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi saremo impegnati per allargare questa coalizione sicuramente alla società civile, alle forze politiche che vorranno convergere e quindi rimane sicuramente aperta la porta del Pd a a dialogare con tutti con chi ha voglia realmente di costruire un’alternativa a Claudio Scajola. Chi divide il Pd agevola il sindaco uscente alle prossime elezioni e non da coloro che da mesi lavorano per comporre un partito di insieme per creare realmente un’alternativa a questa città che possa proiettarla nel futuro».
«È un anno che lavoriamo per le amministrative del 2023 con una serie di incontri iniziati a gennaio 2022 – spiega Massimiliano Cammarata, segretario cittadino del Partito Democratico – il partito democratico ha subito veramente un attacco indecoroso, l’hanno subito i consiglieri comunali, il segretario cittadino e quello provinciale. Riteniamo che sia stata fatta una mistificazione della realtà. In tutta questa fase, di costruzione il nome di Domenico Abbo è stato proposto per primo da alcuni esponenti significativi del Partito Democratico che gli hanno proposto di candidarsi non nelle ultime due settimane ma molti mesi prima. Il candidato Domenico Abbo ha rifiutato più volte questo tipo di soluzione ma negli ultimi giorni siamo venuti a conoscenza della sua candidatura e si era preso 48 ore per riuscire a raccogliere più consensi possibili con l’impegno di portare un documento firmato che però non è mai arrivato e da quel momento lì la candidatura di Abbo per noi è decaduta».
«In questi cinque anni- afferma il consigliere di minoranza Fabrizio Risso– appena iniziato il mandato amministrativo abbiamo da subito voluto improntare la nostra azione amministrativa come un’opposizione costruttiva. Abbiamo sempre ritenuto che la città ha dei problemi e che occorra lavorare tutti assieme».