Il Roca Team vince in scioltezza contro i tedeschi dell’Alba Berlin

Monaco. Bella vittoria del Roca Team, che espugna Berlino senza nemmeno sudare troppo e lo fa perché fin dall’inizio riesce a leggere in modo corretto la partita e ad impostarla secondo i suoi desideri.

Privi di Maudo Lo, unico giocatore in grado di inventare canestri dal nulla, e non in una grande serata al tiro, i tedeschi durano solo il primo quarto, fino a quando resta in campo Gabriele Procida, giovane talento italiano che ha fisicità e visione di gioco, e tanto talento: al secondo fallo dell’ex Cantù e Fortitudo la luce offensiva dei tedeschi si spegne.

In realtà la partita la vince coach Obradovic ancor prima di iniziarla, perché il piano è semplice, ovvero impedire ai berlinesi il gioco in velocità, la ricerca di soluzioni veloci nella quale sono maestri e possono diventare davvero pericolosi. Ma Monaco alza la difesa, accetta tutti i cambi e soprattutto impedisce all’attacco tedesco di entrare nei giochi nei primi secondi dell’azione; e questa difesa aggressiva provoca un emorragia di palle perse da parte dei tedeschi, alla fine saranno 20, e consente ai monegaschi di sfruttare la transizione in velocità.

Solo le polveri bagnate nel primo quarto impediscono al Roca Team di prendere il comando, il parziale di 24 a 22 per i tedeschi si ribalta nel secondo quarto, quando Monaco realizza un 29 a 12 e prende decisamente il controllo della gara. Domina Motiejunas, che fa letteralmente quello che vuole, che spiega pallacanestro ai lunghi tedeschi, e alla fine conclude con 22 punti.

Domina l’attacco monegasco, con 6 giocatori in doppia cifra, la sensazione piena che  alla prima accelerazione l’Alba si è sciolta senza più opporre resistenza, senza trovare altre  risorse che Procida, o il kiwi Wetzel, che assieme a Luke Sikma potessero fare argine al Roca Team. All’intervallo lungo siamo già 36 a 51, e nel terzo quarto la trama dell’incontro non cambia, col Monaco saldo in sella e i tedeschi in affanno.

La partita in realtà non ha più niente da dire, si entra nell’ultimo quarto sul 54 a 73 e coach Obradovic svuota la panchina, per un lungo garbage time che si trasforma in una gara di tiro, e con le difese che ormai non esistono più : 30 a 29 il parziale tedesco, 102 a 84 il finale per il team del Principato che non poteva trovare migliore tappa di avvicinamento al grande match di venerdì, quando alla Salle Gaston Médecin arriverà il Real Madrid per uno scontro al vertice che promette scintille è spettacolo.

Per il Roca Team la cosa più importante è il fatto di arrivarci con la capacità di leggere avversari e situazioni e quindi di saper adattare di volta in volta il piano partita; e di arrivarci con un attacco stellare che ha imparato a condividere palloni e responsabilità. Ma più di tutto, ed è quello che alla fine serve contro le corazzate stile Real, la squadra sta imparando a piegare le ginocchia e a difendere, perché è dalla difesa che si costruiscono le vittorie : stasera è stato facile, venerdì sarà una battaglia al calor bianco.

Perché sono le partite ad alta qualità e ad alta intensità a dar senso alla partecipazione all’Eurolega, rappresentano una grande sfida che bisogna sempre onorare.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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