Verso il voto

Gaetano Scullino si ricandida e svela i primi nomi delle sue liste. «Ecco perché sono pronto ad amministrare Ventimiglia»

Due liste già pronte, una terza in via di definizione, Scullino è pronto a rimettersi in gioco per terminare il programma già iniziato nel corso del suo ultimo mandato, interrotto prima del tempo nel giugno del 2022

Ventimiglia. Sono l’assicuratore Maurizio Falone, Stefania Mattenella (titolare della pasticceria Cora), Valerio Cucchietti (imprenditore nel settore della ristorazione), l’architetto Fabio Andreini, la commerciante Elisabetta Marostica, Francesco Mauro (ex consigliere di maggioranza) e il fisioterapista Bruno Cosimo alcuni tra i primi candidati consiglieri a sostegno della corsa elettorale di Gaetano Scullino.

A confermarlo, nel corso di una lunga intervista rilasciata nello studio di Riviera24.it, è lo stesso Scullino: primo candidato sindaco a Ventimiglia ad avere ufficializzato la propria discesa in campo per le elezioni comunali che si svolgeranno nella prossima primavera.

Due liste già pronte, una terza in via di definizione, Scullino è pronto a rimettersi in gioco per terminare il programma già iniziato nel corso del suo ultimo mandato, interrotto prima del tempo nel giugno del 2022, quando alcuni esponenti della sua ex maggioranza, insieme ai componenti dell’opposizione, hanno firmato le dimissioni dal notaio, facendo cadere l’amministrazione.

«Nel 2019 i ventimigliesi mi avevano votato al primo turno, accordandomi la massima fiducia – dichiara Scullino -. Purtroppo il mio mandato non si è concluso per questa decisione scellerata di una parte della Lega e di una parte di Fratelli d’Italia». L’ex sindaco ricorda, tra l’altro, come i primi tre anni di amministrazione siano stati condizionati da due emergenze: quella per la pandemia da Covid-19, che ha colpito il mondo intero, e quella per i danni ingenti lasciati dalla tempesta Alex nell’ottobre del 2020. «La priorità era quella di rimettere in ordine la città, invasa dal fango – spiega Scullino – Poi è arrivata la grandinata e solo dopo ci siamo messi ad amministrare. Di fatto, in tre anni, forse abbiamo amministrato un anno e mezzo».

Perché la decisione di ricandidarsi? «Perché il mio programma io non l’ho finito – risponde – Non per demerito mio ma per questa irresponsabilità da parte di persone che oggi si ricandidano. Vorrei finire il mio programma, al quale bisogna aggiungere le ferite che la tempesta Alex ci ha lasciato: prima tra tutte la ricostruzione della passerella sul Roja. E ancora: la realizzazione del reef per la protezione della passeggiata a mare; il rifacimento di via Due Camini; la messa in sicurezza degli argini del fiume Roja e tutti i cantieri che in questo momento sono in itinere».

Sullo scioglimento dell’amministrazione, Scullino sottolinea: «Siamo stati l’unico caso in Italia, vorrei precisarlo. Non credo che Matteo Salvini e Giorgia Meloni (leader di Lega e Fratelli d’Italia, ndr) sappiano di quello che i propri rappresentanti, qui a Ventimiglia, hanno fatto: cioè un’alleanza con Rifondazione Comunista, con il Partito Democratico, e hanno mandato all’aria un’amministrazione di centrodestra votata dai ventimigliesi, eletta al primo turno».

Ma cosa è successo davvero? «Amministrativamente parlando non è successo nulla – risponde -. Le cose più gravi sono di carattere personale da parte di questi cosiddetti amministratori». Eppure di avvisaglie ce n’erano state. La maggioranza si era già spaccata per l’autorizzazione data alla Coop di realizzare un supermercato alle Logge: «Io non ci sto a dire che la Coop non può costruire perché probabilmente è di sinistra – dichiara – Non ci sto. La pratica della Coop aveva tutte le carte in regola per essere votata e io, in consiglio comunale, avevo detto che lasciavo tutti liberi di votare secondo coscienza». La pratica arrivava direttamente dall’amministrazione precedente, quella guidata dal sindaco Enrico Ioculano (Pd) «ma la Coop ci aveva proposto di migliorare il progetto – spiega Scullino -. E’ stata disposta a versare nelle casse comunali 1milione e 300mila euro di oneri volontari aggiuntivi, ha fatto in più 70 posti macchina pubblici, oltre ai posti auto privati, fa lo sfondamento di via Cabagni Baccini – via Tacito, risana tutta la zona, fa illuminazione, marciapiede, verde pubblico: per me era un progetto da prendere in considerazione, anche perché quella zona era abbandonata, degradata. Ora, qualcuno dice che forse sarebbe stato meglio realizzare palazzine o villette. Ma su un terreno privato, viene proposto quello che al privato interessa». Alla fine la pratica è stata approvata in consiglio comunale con il voto favorevole dei consiglieri di minoranza (ad esclusione di Sismondini, contrario, e D’Eusebio, astenuto). Contrari i consiglieri della Lega, che al termine della votazione si erano autosospesi, e il consigliere Giuseppe Palmero. Assente alla votazione Ino Isnardi (Fratelli d’Italia).

Altra criticità affrontata, che aveva portato alle dimissioni del vice sindaco della Lega Simone Bertolucci, quella legata alla Protezione civile di Ventimiglia. «Il comandante della polizia locale mi aveva avvisato di una situazione di irregolarità da parte di una persona – spiega Scullino -. C’era una relazione a fronte della quale ho dovuto dare delle risposte. Ho avvisato tutti e alla fine ho dato il via al comandante affinché cambiasse il responsabile della Protezione civile».

Nella lunga intervista video, Gaetano Scullino analizza poi la situazione politica ventimigliese, parlando dei suoi possibili avversari, anticipa alcuni nomi di chi lo appoggerà nella corsa elettorale e spiega il motivo per cui la passerella ciclo-pedonale a sbalzo è stata costruita prima che venisse realizzata la barriera soffolta a protezione della spiaggia.

 

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