Dal Nautico di Imperia a Los Angeles tra calcio ed economia. La storia in evoluzione di Andrea Bonavia

17 febbraio 2023 | 08:04
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Dal Nautico di Imperia a Los Angeles tra calcio ed economia. La storia in evoluzione di Andrea Bonavia

«E’ una questione di piccoli gesti che ti fanno dire: mettiamoci in una situazione scomoda e vediamo cosa succede»

Imperia – Los Angeles. Il calcio è passione, tifo, impegno e talvolta anche una partita che può portare da Imperia direttamente agli Stati Uniti. Andrea Bonavia, 24 anni, di Marina di Andora, è la dimostrazione che i sogni vanno coltivati, soprattutto quando sono accompagnati da dedizione e sacrificio. Studente dell’Istituto Nautico di Imperia, per 4 anni Andrea ha fatto il pendolare tra Andora, Imperia e Savona per studiare e giocare a calcio. «Quando giocavo nel Savona prendevo il treno all’alba da Andora e arrivavo a scuola a Imperia per ripartire alle 14 per andare agli allenamenti. I miei genitori cercavano di individuare il mio binario e mi “lanciavano” letteralmente il pranzo dal finestrino perché non sarei tornato a casa se non alla sera. Mi allenavo dalle 15 alle 17 e poi alle 19 rientravo. Vivevo tra treni e libri» ricorda Andrea che nonostante una vita in viaggio, si è diplomato nel 2017 con il massimo dei voti.

Dopo un anno di economia marittima all’università di Genova, Andrea ha partecipato a due show-case, ovvero due provini in cui è stato notato da alcuni allenatori americani: «Sono sempre stato innamoratissimo del calcio con la consapevolezza che sarebbe arrivato un giorno in cui avrei dovuto prendere delle decisioni, pur sapendo che il mio percorso non sarebbe stato giocare da professionista. Il mio primo obiettivo era la scuola e dalla passione del calcio ho sempre cercato di prendere il meglio che potessi. La verità è che proprio il calcio e i miei guanti da portiere mi hanno permesso di arrivare qui a Los Angeles, dove studio da quattro anni».

La prima esperienza americana di Andrea è stata in South Carolina dove è stato nominato “matricola dell’anno”. «Era una università piccola e l’ho adorata, ma ho cercato di puntare più in alto e sono arrivato alla California State University, nella Orange County. Per quanto potesse spaventarmi cambiare nuovamente tutto, ne è valsa la pena. Sono passati tre anni, mi sono laureato in economia lo scorso maggio ed ora sto portando a termine il master che mi permetterà, spero, di continuare a vivere negli Stati Uniti per almeno altri tre anni. Ho giocato a calcio in modo diverso e se prima le mie trasferte erano da Imperia a Savona, qui sono diventate, ad esempio, da Los Angeles a Washington».

Vincere una borsa di studio con il calcio in una delle Nazioni dove è meno conosciuto: «Il calcio maschile in America non è molto noto, quello femminile invece è a livelli mondiali. Il sistema universitario qui permette di combinare l’attività sportiva e quella accademica anzi quest’ultima viene fortemente incoraggiata, a differenza dell’Italia dove sono due realtà ancora distinte. Proprio grazie al sistema americano ho ottenuto le borse di studio che mi hanno permesso questa esperienza».

Nei progetti di Andrea al momento non c’è alcun ritorno in Italia ma anzi un trasferimento a New York, in primis per mettere in pratica la laurea e il master in economia e poi per continuare a tirare calci, anzi a pararli visto il suo ruolo. «Ogni volta che ho l’occasione di parlare con qualche ragazzo mi ricordo della fortuna che ho avuto e consiglio a tutti di “buttarsi”. Io arrivo da Andora, un comune di 7000 persone e mai avrei pensato di arrivare a Los Angeles con le prospettive e le aspettative che ho oggi. E’ una questione di coraggio, a volte anche di incoscienza, fatta di piccoli gesti che ti fanno dire “mettiamoci in una situazione scomoda e vediamo cosa succede”. Questo può cambiare la vita».

L’Istituto Nautico è stato fondamentale nella vita e nella preparazione di Andrea, dove i professori lo ricordano ancora oggi come un ragazzo ed uno studente esemplare: «Di recente il professor Bonjean mi ha scritto quanto gli facesse piacere che una parte piccolissima del mio percorso fosse dovuta al nautico. Non è piccolissima anzi è stato un periodo che mi ha forgiato e che mi ha dato coraggio, un periodo in cui mi sono impegnato talmente tanto che il primo anno di università a Genova, in confronto, è stata una passeggiata. Mi sembra una vita e sono passati già 5 anni».

Andrea Bonavia
Andrea Bonavia