Collegamento di Zelensky durante il Festival di Sanremo, la comunità ucraina scende in piazza per sostenere il presidente
«Il Festival non è soltanto la musica, ma racconta anche la storia e i problemi del mondo attraverso le canzoni. Nessun ospite del passato è stato così criticato come lui»
Sanremo. “Se la Russia smette di combattere finisce la guerra, se l’Ucraina smette di combattere finisce l’Ucraina“. É questo il motto della manifestazione organizzata dalla comunità ucraina in programma sabato 11 febbraio, giorno della finale del 73° Festival di Sanremo.
A partire dalle 17 gli ucraini dell’Imperiese, sostenuti da Energia Democratica e da Azione con Carlo Calenda, si raduneranno in piazza Vincenzo Muccioli, nel cuore della Città dei Fiori, per chiedere a gran voce la fine del conflitto e soprattutto per sostenere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la cui ospitata in collegamento telefonico durante l’ultima serata della kermesse canora ha sollevato numerose polemiche.
«La polemica che ha suscitato un semplice messaggio di Zelensky è assurda – dichiara la comunità ucraina – . Il presidente vuole ringraziare gli italiani per gli aiuti ricevuti e ricordare che il mondo democratico e libero ha un nemico in comune: Putin e la Russia. Il popolo ucraino vuole la pace più di chiunque altro, ma non si può separare la pace della libertà. Gli italiani sono stanchi di sentir parlare della guerra, ma non si può rimanere da parte in questa situazione, non si può essere indifferenti».
«Il Festival di Sanremo non è soltanto la musica, ma racconta anche la storia e i problemi del mondo attraverso le canzoni – conclude – . Nessun ospite del passato è stato così criticato come il nostro presidente».