Camporosso, il consigliere Morabito si scaglia contro l’amministrazione per le «potature assassine»





La replica del sindaco Gibelli: «Potature eseguite a regola d’arte. Intervento di manutenzione dovuto alla pericolosità degli alberi»
Camporosso. «Quelle che hanno fatto sono potature assassine». Non usa mezzi termini il consigliere Maurizio Morabito che si scaglia contro i colleghi della sua, ormai ex, maggioranza per le potature effettuate in località Bigauda e in piazza D’Armi sugli esemplari di eucalipto presenti. «Molti cittadini mi hanno chiesto se fossi d’accordo con il lavoro svolto, e visto quanto è stato fatto non posso più tacere», dichiara Morabito, che a novembre si è visto togliere la delega al Verde pubblico.
«Ad agosto, prima che il sindaco mi togliesse la delega, avevo chiesto un preventivo ad un agronomo, in modo che effettuasse una valutazione di stabilità degli alberi (Vta) per poi darci indicazioni su come effettuare le corrette potature – spiega -. Il preventivo è arrivato ad ottobre e non è stato preso in considerazione dalla giunta. Il sindaco, che aveva assunto la delega al Bilancio, ha fatto una variazione per poter destinare 11mila euro alla potatura degli alberi, affidando i lavori a una ditta esterna al Comune, quando nei mesi precedenti avevamo formato i nostri operai comunali e acquistato attrezzature per farlo in house».
Sotto accusa, non solo la spesa per le potature ma soprattutto il modo in cui sono state effettuate: «Hanno capitozzato gli alberi, quando c’è un decreto legge, del 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente che vieta la capitozzatura, cimatura e potatura drastica degli alberi quale pratica deleteria e pericolosa, sia per la salute stessa delle piante che per l’incolumità pubblica», dichiara Morabito. «In sostanza, questo tipo di potatura è vietato. Piantare ogni anno nuove piante per ciascun bimbo nato è giusto e bello, ma non basta se poi si danneggia quello che già si ha», aggiunge il consigliere. La stabilità della pianta, secondo Morabito che si è consultato con un esperto, è ora compromessa «ed è un rischio anche per i cittadini, visto che gli alberi si trovano in piazzali adibiti a parcheggi, con marciapiedi per il passeggio.
«Sarebbe stato meglio investire quegli 11mila euro per rendere presentabile il giardino delle scuole di Camporosso Mare – conclude Morabito – I bambini hanno diritto a un parco in cui poter giocare in modo sicuro».
Il sindaco Davide Gibelli ha risposto punto per punto al j’accuse del suo ex vice: «La potatura degli eucalipto è stata eseguita da una ditta specializzata e corrisponde a quelle che sono le buone regole da seguire in questi casi – ha dichiarato -. E’ stato eseguito, secondo me, un lavoro regolare e ben fatto che non ha riguardato soltanto gli eucalipto, ma anche esemplari di pini e pioppi. E per gli eucalipto, come mi è stato assicurato dalla ditta che ha eseguito i lavori, la potatura da fare è proprio quella».
E ancora: «Per altro, era stato lo stesso Morabito che tempo fa aveva formalmente chiesto di potare gli eucalipto che riteneva pericolosi. Il suo è un giudizio da non tecnico, come lo è il mio – aggiunge il sindaco -. Quegli alberi, come mi è stato spiegato dalla ditta, erano diventati pericolosi per l’incolumità pubblica perché avevano raggiunto dimensioni notevoli e alcuni rami erano protesi in maniera anomala, e rischiavano quindi di spezzarsi e cadere addosso alla gente».
Per quanto concerne la scelta di far operare una ditta esterna e non gli operai comunali, Gibelli spiega: «E’ vero, i nostri giardinieri sono stati formati, ma non di certo per potare alberi ad alto fusto, per i quali non hanno né le competenze né le attrezzature necessarie. Non posso di certo mettere a repentaglio la loro sicurezza».