Bordighera verso il voto, ecco chi sono gli altri quattro nomi della lista Bassi Sindaco






Presentato il simbolo per la campagna elettorale
Bordighera. Sono Margherita Mariella, Sara Piantoni, Axel Vignotto e Marco Zagni quattro dei sedici candidati a sostegno della corsa elettorale di Massimiliano Bassi, candidato sindaco a Bordighera.
Jacopo Barone Moro, Andrea Moreno, Marco Gallo, Fulvio Debenedetti, Mara Ambrogio, Eleonora Filocamo, Gisella Gozzi e Francesca Oggero, già presentati nelle scorse settimane, Bassi ha reso noto alla cittadinanza il nome di altri quattro candidati alla carica di consiglieri, presentando anche il simbolo della sua lista, realizzato da Diego Lupano, che raffigura una Bordighera stilizzata, contraddistinta dal blu del mare e dal verde di parchi e giardini.
«Il simbolo rappresenta in maniera stilizzata la nostra città – spiega Bassi – Con la punta più a sud della Liguria, il nostro mare, il lungomare. Il mare è ciò che riteniamo più importante per la nostra città e i nostri cittadini. Un mare pulito, come ricordato dal progetto Pelagos, al quale abbiamo aderito ai tempi dell’amministrazione Pallanca». E poi il verde «di giardini, parchi, delle collina di Montenero. E’ un lavoro che è piaciuto a tutti noi e nel quale si possono anche intravedere due ali che volano».

Margherita Mariella, architetto. Alla sua terza corsa elettorale, dopo aver ricoperto il ruolo di assessore all’Urbanistica nella giunta Pallanca e, attualmente, quello di consigliere di minoranza. «Il messaggio che voglio portare – ha detto Mariella – E’ quello che bisogna imparare a mettere il cittadino al centro, l’uomo al centro. Ma il cittadino deve essere attivo, deve essere parte integrante della vita della città. Invito, prima di tutto, i cittadini ad andare a votare». «Arriviamo da anni un po’ complicati, molti di noi sono ancora un po’ fragili, le certezze sono cadute – aggiunge - Bordighera fortunatamente è una cittadina che non ha tanti problemi come altre località limitrofe, penso ad esempio a Ventimiglia. Ma bisogna guardare al futuro. Sogno una Bordighera sostenibile, che metta al suo centro l’inclusione sociale; una Bordighera orientata verso la diminuzione del consumo di risorse. Parallelamente, Bordighera non è un’isola: dovrà imparare a dialogare, a fare squadra con il comprensorio. La città del futuro è una città che si ridisegna, va rivista, ovviamente non si può pensare di costruire ex novo: bisogna demolire per riqualificare, quello che in realtà si chiama rigenerazione urbana. Tutto deve avere come caposaldo il verde e la sostenibilità ambientale».

Axel Vignotto. Laureando in Giurisprudenza e volto noto in città per essere titolare di una edicola-tabaccheria in centro e per aver collaborato, dall’esterno, con l’amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Ingenito. «Ho sempre creduto che Bordighera e i bordigotti abbiano potenzialità gigantesche – ha detto -. Noi ci abituiamo, forse, a stare qui, ma per il turista è una cosa diversa». E ancora: «Vorrei vedere una città che investe sulle associazioni, che sono la linfa vitale delle città. E poi gli eventi, perché siamo una città turistica. Dobbiamo puntare su due fattori: far conoscere la nostra città e portare gente. Per questo credo che gli eventi siano la più importante attività che si possa fare. Penso ad eventi per i giovani, a eventi sportivi».
Sulla decisione di appoggiare il candidato sindaco Bassi: «Non ho fatto un cambio di fazione, io mi sono schierato adesso. Sono uscito dalla vicinanza che avevo con l’amministrazione Ingenito, ma per me questo è il primo schieramento, non sto facendo un cambio di fazione».

Sara Piantoni, laureata in lingue, alla sua prima esperienza nella politica cittadina. «Ho studiato lingue all’università in Francia – racconta – Ho studiato inglese, francese, spagnolo e russo perché amo viaggiare e volevo essere autonoma. Però c’è una cosa che ho a cuore, ed è casa: un posto incantevole e unico. Ho a cuore questo progetto ed è per questo che ho accettato l’invito di Massimiliano Bassi, perché da voce anche a noi giovani, che abbiamo un punto di vista diverso. Sono fan dello sporto e dell’outdoor, faccio tante competizioni e quindi vedo cosa lo sport può portare in città anche piccole. Per questo credo che sia necessario incrementare ancora di più e meglio quello che è già stato fatto in questo ambito».

Marco Zagni, 51 anni, imprenditore edile. «Il mio impegno nell’amministrazione nasce da lontano. Vengo da ambienti dove fare politica è spendersi per il territorio e per le persone che lo vivono e che lo abitano. Ho deciso di fare questa esperienza con Massimiliano perché ho entusiasmo e voglia di lavorare insieme ai giovani: quando si vuol fare qualcosa è bello essere aperti, disponibile e propositivi.
Vorrei creare le condizioni per far sì che i miei figli possano tornare qui».
Tra i sogni di Zagni, condivisi con il suo gruppo, quello di aumentare i posti auto a Bordighera. «Io reputo che Bordighera abbia la necessità di lavorare sui parcheggi interrati, che dovrebbero essere realizzati in piazzale Zaccari, piazza Garibaldi e a Borghetto San Nicolò». Un altro parcheggio dovrebbe sorgere a «Bordighera Alta, nell’area sottostante il piazzale del Capo». E ancora: «Una volta eletti sarà sicuramente nostra premura aprire dei tavoli con tutti i comuni limitrofi perché bisogna pensare al comprensorio. Pensiamo all’Aurelia bis, che diventa fondamentale quando ci sarà il discorso dell’ospedale unico».