Al “Cascin” si rinnova il patto di Scajola con gli imperiesi: «Mi candido per far crescere la mia città»

25 febbraio 2023 | 15:01
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«Il mio partito è Imperia»

Imperia. «In questo luogo qua, cinque anni fa, mi fu chiesto di ritornare sulla scena politica locale per tirare su Imperia, provare a farla crescere, facendo il sindaco. Da qui siamo partiti, esattamente nello stesso giorno di oggi. Per scaramanzia, ma anche per buon ricordo di come siamo stati bene accolti, abbiamo fatto la stessa cosa quest’anno». Sono passati cinque anni dal ritorno nella politica locale di Claudio Scajola che oggi, al termine del mandato come sindaco della città di Imperia, è tornato a “Il Cascin” per sigillare, una seconda volta, il suo patto con gli imperiesi, ufficializzando la propria candidatura alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023. Circa duecento gli invitati all’incontro conviviale di Polis, organizzato nell’azienda agricola di Arzeno D’Oneglia, nel Comune di Cesio, per l’inizio della campagna elettorale di Scajola.

«Di qui si partì, e poi fui eletto sindaco, sono passati ahimè già cinque anni e non sembra – aggiunge Scajola -. Tante cose sono state fatte a Imperia. Imperia è cresciuta, ma c’è ancora molto da fare e allora bisogna continuare questo lavoro. Ci rivediamo qui, con gli stessi amici dell’altra volta, per la verità un po’ di più. Anche quelli che l’altra volta, per circostanze diverse non c’erano, oggi ci sono, e tutti insieme abbiamo deciso di ripresentare la candidatura, proseguire questa esperienza amministrativa, che è basata sulle persone e non sulle sigle». Il riferimento è chiaro: alle comunali di quest’anno, rispetto a quelle del 2019, la corsa di Scajola a sindaco è appoggiata, almeno in parte, dal centrodestra.

Un endorsement, quello del governatore ligure Giovanni Toti (Cambiamo), e di altre forze politiche del centrodestra, che ha scombussolato gli equilibri all’interno della coalizione, rischiando di far saltare la candidatura a sindaco di Ventimiglia del candidato della Lega Flavio Di Muro. «Io non sono il centrodestra – ha sottolineato Scajola -. Sono stato eletto sindaco di Imperia contro il centrodestra, contro il centrosinistra, contro la sinistra e contro la destra. E’ stata una proposta di crescita della città rivolta ai cittadini. Proseguo la stessa cosa: non ho chiesto appoggi a nessuno, ho chiesto il consenso degli imperiesi e ho dichiarato che il mio partito è Imperia, gli imperiesi. Che poi questi alle politiche votino per un partito o per l’altro, non è cosa che mi riguarda. Mi interessa, se condividono un percorso di crescita accanto a me. Il dibattito che c’è sui partiti, se presentare liste, non presentare liste, non mi riguarda, riguarda altri. Io continuo a ribadire che sono aperto a tutti, contro nessuno, ma sempre senza sigle di partito».

Sui rumors circolati nei giorni scorsi su un possibile ritorno a Roma dell’ex ministro Claudio Scajola, risponde: «Ho fatto tante esperienze di vita: ho fatto due volte il sindaco quando ero ragazzo, si può dire. Ho fatto il parlamentare per vent’anni, ho fatto quattro volte il ministro, ho fatto il presidente del comitato parlamentare sui servizi segreti, ho svolto tutto quello che dovevo svolgere a Roma. Oggi, anche perché non sono più un ragazzino, il mio impegno lo devo alla mia città. Sento di dover ricambiare ai miei concittadini, la fiducia che hanno sempre riposto in me. E come la ricambio la loro fiducia? Dedicando tutto me stesso per far crescere Imperia».