Al carcere di Sanremo materasso a fuoco, sputi agli agenti e acqua lanciata al comandante dopo l’arrivo del garante regionale

3 febbraio 2023 | 09:48
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Al carcere di Sanremo materasso a fuoco, sputi agli agenti e acqua lanciata al comandante dopo l’arrivo del garante regionale

«L’amministrazione penitenziaria la smetta di negare le verità e nascondere gli accadimenti. Purtroppo il personale di polizia penitenziaria che ne paga le conseguenze dirette», dichiara il segretario Uil Pa Fabio Pagani

Sanremo. «Nel primo pomeriggio di ieri è arrivato in visita all’istituto valle Armea di Sanremo, il Garante Regionale dei Detenuti , Doriano Saracino, durante il giro nei reparti detentivi, i detenuti hanno innescato una vibrante protesta , dando fuoco a
materassi, lanciando secchiate d’acqua al comandante del reparto e sputando nei confronti dei poliziotti penitenziari di turno».

Ne da comunicazione il segretario regionale della Uil Pa Penitenziari, Fabio Pagani che aggiunge: «Queste sono notizie vere e incontestabili danno la cifra del disagio che si vive nelle carceri liguri e in questo caso Sanremo, mettono in forte discussione le minimizzazioni della Direzione che rispetto ai tanti fatti di violenza servono a poco.

L’amministrazione penitenziaria la smetta di negare le verità e nascondere gli accadimenti. Purtroppo il personale di polizia penitenziaria che ne paga le conseguenze dirette, è sempre più solo nelle trincee del fronte penitenziario. Per quanto riguarda Sanremo viene da chiedersi se questa continua escalation di violenze non sia da investigare anche in via amministrativa. Al di la delle condizioni oggettivamente critiche, forse è giunto il momento di valutare bene e in profondità la gestione dell’istituto.

La Uil Pa Penitenziari ha appreso che un detenuto, forse individuato, quale responsabile e istigatore della protesta, di origine rumeno è stato immediatamente trasferito, evidentemente – forse bisogna capire aggiunge il sindacalista – se tale movimentazione andava fatta prima!

Se non ci saranno interventi immediati, temiamo davvero che possa succedere il peggio. Per questo ci appelliamo per l’ennesima volta alla Ministro Nordio e al Presidente Meloni – conclude Pagani – affinché si emani, con procedura d’urgenza, un ‘decreto carceri’ che affronti l’emergenza e rafforzi la Polizia penitenziaria, sott’organico di 18mila unità e ormai stremata nelle forze e nel morale, e parallelamente si avvii un rapido processo riformatore dell’esecuzione penale, con la reingegnerizzazione delle carceri».