Ventimiglia, aggredito il nonno indagato. Il padre del bimbo picchiato placa gli animi: «A vincere sarà il sorriso di mio figlio»

11 gennaio 2023 | 08:57
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Ventimiglia, aggredito il nonno indagato. Il padre del bimbo picchiato placa gli animi: «A vincere sarà il sorriso di mio figlio»
Ventimiglia, aggredito il nonno indagato. Il padre del bimbo picchiato placa gli animi: «A vincere sarà il sorriso di mio figlio»
Ventimiglia, aggredito il nonno indagato. Il padre del bimbo picchiato placa gli animi: «A vincere sarà il sorriso di mio figlio»

Dopo giorni difficilissimi, in cui per il piccolo si è temuto il peggio, ora la situazione sembra migliorare: il bimbo, che risponde bene alle cure, è tornato a sorridere mentre stringe il suo peluche

Ventimiglia. «E’ inutile difendere l’indifendibile, lui fa schifo allo stesso modo di lei. Però ora basta, trattenetevi per il bene di mio figlio. A vincere sarà il suo sorriso». E’ l’appello di Simone, il papà del bimbo di sei anni ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova dal 19 dicembre scorso, quando è giunto in condizioni gravissime dopo un violento pestaggio per il quale sono indagati in concorso la nonna paterna e il suo compagno, G.C., 75 anni. Quest’ultimo, ieri, sarebbe stato aggredito davanti alle Poste, come dichiarato dal suo avvocato, Maria Spinosi che ha annunciato di sporgere una denuncia in merito.

«Giorni fa ho lanciato un appello, cercando di trattenere tutti i miei concittadini e cercando di farvi capire che così facendo si rallentano le indagini – aggiunge il padre del piccolo -. In questo caos la magistratura fa fatica a proseguire nel lavoro svolto finora. Ve lo chiedo con il cuore in mano, state buoni, per favore! Chi ci rimette è solo Ryan».

Dopo giorni difficilissimi, in cui per il piccolo si è temuto il peggio, ora la situazione sembra migliorare: il bimbo, che risponde bene alle cure, è tornato a sorridere mentre stringe il suo peluche. «Guardate solo le cose belle adesso – dice Simone, invitando alla calma – Ryan, la mia roccia è tornato a sorridere. Già lo schiaffo morale che gli ha dato e bello forte! Ryan lo distruggerà. Ryan avrà giustizia. Ryan tornerà a vivere felice, tornerà a scuola con il suo fratellino, il suo migliore amico Giuseppe e tutti i suoi compagni e le sue maestre che impazziscono per loro. Ormai il cerchio si sta stringendo, siamo alla fine, non roviniamo il lavoro svolto dalla magistratura».

Simone si rivolge all’avvocato che tutela il compagno di sua madre: «Se mio figlio era sull’orlo di morte è anche grazie a lui e alla sua mancanza di coscienza». Ma il messaggio più duro è rivolto proprio alla mamma e nonna del piccolo: «Mi vergogno di essere tuo figlio, maledetta».