Sanremo

Posizioni troppo pro vax e insulti a chi lo contesta, scatta esposto contro l’infettivologo Bassetti

A presentare il documento in commissariato di polizia, con un centinaio di firme a sostegno, è stato Diego Costacurta, con l'appoggio del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) del quale è il presidente provinciale e dal gruppo “Pecora Nera 2.0”

Sanremo. Stamane è stato presentato un esposto contro Matteo Bassetti, il noto medico direttore della SOC “Clinica Malattie Infettive” del Policlinico San Martino. A presentare il documento in commissariato di polizia, con un centinaio di firme a sostegno, è stato Diego Costacurta, con l’appoggio del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) del quale è il presidente provinciale e dal gruppo “Pecora Nera 2.0”

riviera24 - costacurta commissariato

All’infettivologo vengono contestate le sue posizioni pro vaccino anti covid 19 e di aver definito chi lo contestava, che si ritiene discriminato, come «troglodita, analfabeta funzionale e no vax».  Sempre in tema, domenica 29 gennaio verrà proiettato, nelle sale della Federazione Operaia di via Corradi, il documentario “Invisibili” che denuncia le reazioni avverse da vaccino covid19. La regia ė di Paolo Cassina e Alessandro Amori, musiche di Nicola Bottos, produzione Playmastermovie.


IL TESTO DELL’ESPOSTO

“In data venerdì 14 ottobre 2022 il Dott. Matteo Bassetti partecipava alla manifestazione organizzata presso il Casinò di Sanremo dove era arrivato per la presentazione del suo libro “Il mondo è dei Microbi. La nostra battaglia contro i nemici invisibili”, ospite dei Martedì Letterari. In detta sede sì esprimeva tra l’altro – con le seguenti parole: “certi uomini fanno danni ma le donne ne fanno dì più, come l’Amministratore Delegato della Pfizer, che ha detto falsità riguardo alla non avvenuta sperimentazione sui vaccini che invece sono stati sperimentati a tempi record grazie alla ricerca ed alla scienza”.Alla luce di quanto sopra, le suddette dichiarazioni, oltre che essere discriminatorie nei confronti del genere femminile, parrebbero anche essere errate in un ambito di sanità e sicurezza pubblica”. Nella vicenda in esame si potrebbero ravvisare evidenti profili di rilevanza penale, tali da richiedere il sollecito intervento delle competenti Autorità giurisdizionali. Giova ricordare che: Il signor Bassetti ha scelto di diventare un personaggio pubblico televisivo, oltre che esercitare la professione medica, ed è indubbiamente un convinto sostenitore mediatico dei vaccini per il SARS COV?2 (non dimentichiamo la canzoncina di Natale 2021 accompagnato da Crisanti e Pregliasco). Nei suoi interventi passati non risulta aver perorato l’efficacia delle cure domiciliari precoci, a parte rivelare, ma solo di recente, che il suo metodo di cura precoce, fin dall’inizio, fosse l’aspirina. É Per mesi — soprattutto ma non solo dal palinsesto di “Non è l’arena” su LA7 – ha promosso i sieri a mRNA, sostenendone efficacia e sicurezza, dichiarando poi in un’occasione che questo “vaccino” fosse in grado di prevenire il contagio nei tre quarti dei vaccinati (insomma un gioco a dadi), affermando in un’altra occasione che non hanno nulla che vada a modificare il genoma umano o ancora escludendo perentoriamente rischi di cancerogenicità (quest’ultimo in un confronto pubblico con il dottor Massimo Citro), senza tuttavia mai rendere chiaramente noto quanto risulta dalle stesse schede tecniche di tali prodotti, ossia la mancanza di studi in tal senso. E’ evidente che la sua frequente presenza mediatica, le sue rancorose invettive verso chi pone dubbi sulla sicurezza di questi farmaci sperimentali (arrivando ad insultare persino il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier), ha sicuramente influito sulla scelta di molte persone, confidando che tale scelta li avrebbe protetti dall’infezione e dal contagiare altre persone, senza probabilmente avere alcuna contezza dell’assenza di quegli studi fondamentali sulla sicurezza, e senza essere messi in guardia sui molteplici eventi avversi, anche gravi, e/o di reinfezione che stanno sempre più emergendo. Chi sceglie la visibilità mediatica per esternare personali convinzioni che influiscono sulla salute pubblica, ma che i fatti, oltre che svariati studi, man mano smentiscono, deve rendere ugualmente conto su quali presupposti solidi medico scientifici siano basate tali convinzioni, in mancanza dei quali tale visibilità andrebbe impedita. Si aggiunga a questa presa di posizione l’etichetta che il Professore, in forma pubblica, come si evince dai numerosi video, abbia deciso di appioppare ad ogni singolo firmatario del presente atto ossia no vax”, formula discriminatoria sancita ormai da diverse sentenze, e “analfabeti funzionali”, così squalificando e denigrando coloro che hanno dimostrato di pensarla in maniera differente”.

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