Porto Vecchio, Lagorio conferma: «Entro il 30 gennaio la nostra offerta»

Mario Piras della Porto di San Francesco scrive a tutti i consiglieri comunali e al sindaco Biancheri: «Ripartire prendendo ciò che di buono c’è nei tre progetti presentati». Comune valuta slittamento termini bando di gara
Sanremo. «Lavoriamo senza interruzione per poter presentare la nostra offerta nei termini originariamente fissati dal bando comunale». A dichiararlo è Walter Lagorio, presidente del consiglio di amministrazione della Porto di Sanremo srl, soggetto promotore del progetto di riqualificazione straordinaria della marina sanremese, acquisito interamente, a metà novembre, da Portosole Cnis, proprietà Reuben Brothers.
L’imprenditore dell’energia, artefice della prima proposta di restyling del fronte mare fatta propria dalla giunta Biancheri nel gennaio del 2019 a seguito di confronto tra gli altri progetti presentati da Portosole e Porto di San Francesco (Cantieri Riviera), torna a parlare a pochi giorni (20 esatti) dalla scadenza del bando di gara europeo per l’affidamento della concessione del valore superiore a 600 milioni di euro. Bando cancellato con un colpo di spugna dal Tar Liguria con una sentenza “kaputt” che ha annullato tutti gli atti autorizzativi e la stessa gara d’appalto. Le speranze che quel dispositivo perda efficacia sono appese a un ricorso urgente, con richiesta di istanza cautelare, già presentato al Consiglio di Stato sia da parte di Palazzo Bellevue che dalla Porto di Sanremo srl. «Prima della scadenza della gara dovrebbe pervenire il parere del Consiglio di Stato sul quale siamo confidenti che vengano recepite le buone ragioni addotte dal Comune di Sanremo per salvaguardare la procedura svolta», – spiega Lagorio -.
Una speranza che cova nel profondo anche il sindaco AlbertoBiancheri, da qualche giorno immerso nei preparativi per il prossimo Festival ma con un orecchio costantemente teso all’evolversi della partita Porto Vecchio su cui si può giocare una bella fetta del futuro della sua giunta-bis. Intanto, è notizia di stamattina che è stata recapitata via email all’indirizzo dei consiglieri comunali di maggioranza, degli assessori, dello stesso sindaco e del segretario generale, una lettera firmata da Mario Piras, patron dei Cantieri Riviera di base a Portosole e della Porto di San Francesco srl, società, costituita insieme al figlio Roberto e partecipata al 50% dalla Lanterisrl, che si è vista accogliere il ricorso al Tar Liguria presentato per il tramite dagli avvocati Daniela Anselmi e Giulio Bertone di Genova.
La lettera di Piras. “Da sognatore e amante di Sanremo avevo proposto in tempi non sospetti di prendere ciò che di buono c’era in ogni progetto presentato, lavorando attivamente per mettere tutti i soggetti interessati seduti allo stesso tavolo, in maniera tale da evitare scontri e contenziosi. L’avevo detto e scritto nero su bianco nel 2019 a nel 2020 con due distinte lettere inviate al sindaco Alberto Biancheri. Sono rimasto inascoltato pur essendo fautore dell’unico progetto di riqualificazione che si può dire sanremasco, a fronte di due altre iniziative delle cordate italo-monegasca e italo-inglese”. Questo in sintesi il messaggio inviato ai componenti dell’Amministrazione civica. Come a ribadire: “Ve l’avevo detto”. Senza specificare però che difficilmente sarebbe stato possibile fare così.
Consiglio di Stato. Comune e Portosole confidano in un ribaltamento della sentenza del Tar Liguria, pubblicata il 19 dicembre (motivazioni il 3 gennaio) con un primo provvedimento di “congelamento” della situazione allo stato attuale entro e non oltre il 30 gennaio, ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte. Il bando di gara per l’assegnazione dei lavori previsti nel progetto di restyling è già stato di fatto cancellato dalla pronuncia del tribunale amministrativo regionale ma potrebbe riacquisire validità in caso di provvedimento cautelare del Consiglio di Stato, fino all’intervenuta sentenza di merito.
Al fine di tutelare le parti in gioco, il Comune starebbe valutando l’opportunità di slittare i termini per la presentazione delle offerte per lasciare agli interessati più tempo a disposizione. Un atto dovuto di fronte all’accusa di violazione della par condicio contenuta nelle motivazioni del Tar Liguria.