Perri incontra gli abitanti di Vallecrosia Alta: «Borgo con grandi potenzialità e grandi mancanze a causa di un’amministrazione assente»

Vallecrosia. «È stata una bellissima serata di confronto molto partecipata, è stato un bel momento: sono soddisfatto». Questo il commento del consigliere comunale di Vallecrosia Fabio Perri, in merito ad un confronto,  avvenuto nei locali delle ex scuole in piazza del Popolo, in cui hanno preso parte diverse persone e dove si sono affrontati diversi temi caldi della Città alta.

«Ho avuto l’occasione di ascoltare i residenti per comprendere ed approfondire le criticità del borgo. Abbiamo toccato vari temi: la sicurezza, lo sport, gli spazi per aggregazione dei giovani, la pulizia del paese, il decoro, i bagni pubblici, il parcheggio e l’albergo diffuso. Tra le priorità esposte dai residenti della città alta vi sono, innanzitutto la messa in sicurezza e il rifacimento delle sponde dell’alveo e il campetto da calcio per i ragazzi.

In questo borgo vedo grandi potenzialità e grandi mancanze che si potrebbero sopperire con piccoli sforzi. Partendo dal basso, da cose più piccole, credo che il Comune sia in grado di intervenire ma come ho sempre sostenuto si tratta di scelte e di dare la priorità anche alle cose più semplici e più piccole rispetto ai grandi progetti.

Oltre che tante mancanze il paese è stato in questi quattro anni poco considerato e poco sviluppato da parte dell’amministrazione soprattutto nelle tematiche discusse ieri sera, sono tanti gli interventi da fare e non si può solo pensare di investire nella città bassa perché anche il centro storico merita il giusto riconoscimento e gli investimenti utili che in questi anni non sono stati fatti. Da oltre quindici anni fa era partita una riqualificazione che si è fermata completamente, credo che ci sia la necessità di investire e porre la giusta attenzione al paese e ai cittadini non soltanto facendo grandi sfilate, parole inutili o post sui social perché dopo cinque anni il paese è in uno stato di totale stallo e totale abbandono», conclude Perri.