Imperia, Scajola: «La gestione dell’Ato idrico ritorni alla Provincia»
Approvazione del bilancio di previsione
Imperia. Un bilancio approvato e che passa da 88 milioni del 2022 a 100 milioni nel 2023 con le spese di investimento in aumento che passano da 11,5 milioni del 2022 a quasi 14 milioni nel 2023, «un bilancio che soddisfa » afferma il presidente Claudio Scajola. «Abbiamo aggiunto la viabilità e pensiamo di fare ancora di più con i prossimi provvedimenti e con le scuole mentre per quanto riguarda i rifiuti siamo riusciti a far partire la gare del biodigestore, 7 milioni di euro per abbattere i costi di smaltimento nel complesso bilancio soddisfacente».
L’affaire Checcucci e il ritorno dell’Ato alla Provincia di Imperia irrompe di nuovo in consiglio provinciale per quanto riguarda l’approvazione del bilancio di previsione che viene approvato con l’astensione del consigliere provinciale Domenico Abbo. Ed è proprio quest’ultimo che con la sua interrogazione riporta alla ribalta delle cronache locali la sospensione del commissario straordinario commissario ad acta di Rivieracqua, coinvolta in un’inchiesta nella Capitale che ruota intorno a presunti episodi di corruzione avvenuti nel tribunale amministrativo regionale del Lazio, ed è accusata di aver conferito incarichi “in violazione dei doveri di imparzialità della pubblica amministrazione” all’avvocato Tedeschini che in passato aveva rappresentato il commissario e Rivieracqua anche nelle varie vertenze contro il Comune di Bordighera.
« La legge prevede che la gestione delle acque siano di competenza della Provincia- afferma il Presidente Claudio Scajola– la Provincia non è stata in grado di gestire questo settore vitale per la provincia di Imperia in particolare perché c’è la crisi idrica che abbiamo tutte le estati e l’anno scorso ancora in maggiore grado di difficoltà. Di fronte a questo con la decadenza del commissario Checcucci disposta dal Tribunale di Roma è necessario provvedere e non lasciare vacanza su questo tema. Con la Regione si è concordato un percorso che a breve riporterà in diverse forme alla competenza della Provincia questo compito che lo assolveremo ma ben consci che dobbiamo creare una struttura che possa garantire la gestione dell’Ato idrico in maniera efficiente, in maniera trasparente tanto più in questo periodo che abbiamo avuto un finanziamento dello Stato per procedere alla nuova condotta del Roya dove si deve arrivare alla tariffa unica ed ad un programma con ulteriori investimenti e quindi alla gara per il gestore privato che deve entrare dentro l’attuale Riveracqua. Quindi tanti problemi molto complessi che devono essere risolti nel tempo più breve».
« Mi ero già astenuto in sede di adozione- ha spiegato il consigliere provinciale Domenico Abbo– Ho rivolto al Presidente l’invito a maggior collegialità perché il consiglio provinciale è fondamentale anche per l’elaborazione della strategia della politica e le discussioni è bene che passino tutte in consiglio. L’ambito rifiuti è nato male , la suddivisione dell’ambito rifiuti, mi ricordo quando ero presidente io era stato già stato fatto in precedenza non l’ho mai molto condiviso soprattutto per quanto riguarda la creazione dell’ambito dianese e di fatti poi i fatti mi hanno dato ragione perché sotto la mia presidenza abbiamo dovuto affrontare tutte le tematiche legate all’assegnazione della gara che sono state fonti di grande problemi. È giusto accorpamento del dianese con l’imperiese e ho auspicato l’amministrazione a lavorare ad un ambito unico».
Questa mattina il Consiglio provinciale di Imperia ha approvato all’unanimità il Documento unico di programmazione (Dup) 2023-2025 e a maggioranza (7 voti favorevoli, un’astensione) il bilancio di previsione 2023/2025 che per il 2023 pareggia su una cifra di 100 milioni e 80 mila euro, 12 milioni in più rispetto al bilancio del 2022. Il bilancio di previsione 2023, che fa registrare una ripresa della capacità programmatoria della Provincia sia nella gestione delle spesa corrente sia negli investimenti, presenta un incremento di circa 2 milioni e mezzo nelle spese d’investimento (13,9 milioni nel 2023, 11,5 milioni nel 2022), con una particolare attenzione per la viabilità (interventi per circa 8 milioni) e le scuole (interventi straordinari dal Pnrr per 5,5 milioni, 650 mila euro per la manutenzione ordinaria). Nel corso della seduta sono stati approvati all’unanimità la riduzione a quattro a tre dei Bacini di affidamento definitivo per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti (il Bacino Dianese-Andorese è stato unito al Bacino Imperiese), e la Gestione dei rifiuti solidi urbani durante il periodo transitorio antecedente la costruzione dell’Impianto unico a Colli nel Comune di Taggia (sino alla fine del 2023 si prosegue lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche del Savonese e del Genovese).